La prima fase del Biciplan della Città metropolitana di Catania è stata illustrata nella sede dell’Ente dal team di tecnici incaricati di disegnare la rete ciclabile che attraverserà nei prossimi anni l’intero territorio provinciale.
All’apertura dei lavori l’ingegnere Giuseppe Galizia ha sottolineato il forte impegno dell’Ente nella collaborazione progettuale per sviluppare un sistema ciclabile in grado di trasformare radicalmente il profilo del nostro territorio. L’avvocato Ivan Albo, incaricato dal Sindaco Metropolitano Enrico Trantino a presiedere i lavori ha sostenuto l’importanza della condivisione di idee per una fattiva collaborazione tra tecnici e stakeholder “affinché questo incontro abbia una valenza che vada al di là del solo adempimento normativo. La nostra presenza qui oggi è di sostegno alla progettualità ragionata e sostenibile, affinché il Biciplan diventi realtà”.
Lo scenario prospettato, corredato di dettagliato studio e progetto, a lungo termine trasformerà il nostro territorio in una direzione sempre più bike-friendly, dal mare all’Etna, ciclo-via del barocco da Scordia alla provincia di Siracusa, passando per Militello e Vizzini; tracciati urbani con “velostazioni”, ossia ciclo-officine, per chi fora una gomma o ha bisogno di fare piccole riparazioni alla bici. Il percorso, lungo oltre 600 chilometri e con 47 diverse ciclo-vie ricoprirà con un reticolo l’intero territorio metropolitano e ogni tipo di centro abitato: il capoluogo, la prima cintura densamente urbanizzata attorno a Catania, i poli urbani centripeti come Caltagirone, le aree naturali a vocazione turistica.
Il vicesindaco della città di Catania Paolo La Greca – presente all’incontro come anche il Sindaco di Misterbianco e assessori di Bronte e di altri comuni – ha sostenuto che la città di Catania fa della sostenibilità la centralità delle sue azioni. Ha presentato le recenti iniziative prese dal comune di Catania in termini di pedonalizzazione del centro storico (piazza Mazzini), ha citato le progettate piste ciclabili Picanello/Corso Italia e Cibali/Cittadella Universitaria e l’acquisto di una flotta di bus elettrici alimentati con sistema fotovoltaico un passo avanti verso una città più green ribadendo altresì la necessità di usare la mobilità dolce come risposta all’inquinamento ed al cambiamento climatico.
Questo è, in sintesi, il sogno su due ruote elaborato da Tandem mobility&transport. Per realizzarlo occorre un giusto dibattito con le associazioni e i cittadini sostenitori di uno stile di vita più sano e della mobilità in bici. Attivo e sostenuto l’intervento dei partecipanti che hanno risposto, presenti numerosi all’incontro, per portare le loro proposte utili ad integrare, migliorare o modificare il Biciplan, che è uno strumento aperto alla condivisione dello spazio pubblico.
Tra le proposte presentate si segnalano: l’inter-modalità con metro FCE ed FFSS; servizi tariffari integrati per chi combina bici e trasporto pubblico (tariffe comprensive di parcheggio per la bici); bus con rastrelliere per i ciclisti che vogliono evitare ii percorsi in salita; piste ciclabili nelle strade intercomunali di nuova costruzione; “Percorso delle Lava del 1669” ossia una ciclopista dai Monti Rossi a Castello Ursino; il “Percorso Quota 200” da Valcorrente alla Cittadella Universitaria e poi all’ospedale Cannizzaro.