Il Centro Ricerche Comune (JRC) della Commissione Europea ha pubblicato il report Post-pandemic trends in urban mobility.
La pandemia di Covid-19 ha innescato cambiamenti significativi negli stili di vita e nei modelli di mobilità, che sono ancora evidenti alla fine del 2022 e possono ancora sollevare sfide per la politica dei trasporti nel breve e medio termine. Mentre i cambiamenti negli stili di vita -principalmente per quanto riguarda i modelli di lavoro- hanno diminuito l’attività totale di trasporto urbano, il graduale ritorno a livelli pre-pandemici suggerisce che i livelli di traffico e congestione potrebbero presto superare i livelli del 2019.
Le tendenze individuate nel rapporto possono influenzare la scelta modale e le distanze di viaggio, con possibili ripercussioni negative in termini di costi di trasporto, congestione ed emissioni. L’analisi combina una serie di fonti di dati e metodologie.
Contesto politico
La Commissione europea ha adottato la ‘Strategia per la mobilità sostenibile e intelligente‘ insieme a un piano d’azione di 82 iniziative che guideranno il lavoro per i prossimi quattro anni. Questa strategia pone le basi per il sistema dei trasporti dell’UE per realizzare la sua trasformazione verde e digitale e diventare più resiliente alle crisi future.
All’indomani della pandemia di Covid-19, la mobilità urbana ha assistito a cambiamenti di vasta portata che possono costituire ostacoli o opportunità per questa trasformazione. Il monitoraggio delle tendenze emergenti può contribuire a perfezionare le misure e le iniziative politiche future.
Principali risultati
Il JRC Travel Survey 2021 ha misurato l’impatto della pandemia di Covid-19 sugli stili di vita e sui modelli di mobilità. L’indagine ha interessato 20 città in 11 paesi europei (in Italia Milano e Catania). Anche dopo l’abolizione della maggior parte delle restrizioni, una parte significativa degli intervistati lavorava ancora da casa o evitava situazioni che aumentavano i rischi per la salute.
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