L’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Toscana (ARPAT) ha aggiornato,s u mandato della Regione Toscana, l’Inventario regionale delle sorgenti di emissione (IRSE) all’anno 2019.
L’Inventario è una raccolta dei quantitativi di inquinanti emessi in atmosfera dalle diverse attività naturali e antropiche, quali ad esempio, le attività industriali e civili o gli allevamenti, i trasporti presenti nel territorio regionale.
Il database IRSE contiene, in particolare, informazioni dettagliate sulle fonti regionali di inquinamento, la quantità e la tipologia di inquinanti emessi. L’aggiornamento dell’Inventario all’anno 2019 è stato effettuato a scala regionale, provinciale e comunale.
E’ stato così possibile estrarre dal data base i dati relativi ai due comuni monitorati dall’Osservatorio (Firenze e Prato) relativamente all’ incidenza delle principali sorgenti emissive di polveri sottili (PM10 e PM2,5) e di Ossidi di azoto NOx , in particolare quelle derivanti dal trasporto stradale e quelle derivanti dalla combustione di impanti non industriali.
In particolare emerge che, nel 2019, gli ossidi di azoto a Firenze derivano dal trasporto stradale per il 77% ed a Prato per il 47%, mentre gli impianti di combustione non industriale (sostanzialmente i riscaldamenti) per il capoluogo regionale incidono per il 16% e per la città laniera per il 43%.
Per quanto riguarda le polveri sottili (PM10 e PM2,5) a Firenze il trasporto stradale nel 2019 contribuisce rispettivamente per il 47% ed il 42%, mentre gli impianti di combustione non industriali rispettivamente per il 43% ed il 51%. Va evidenziato come l’incidenza del trasporto stradale sulle emissioni delle polveri in ambito comunale è assai più significativo rispetto ai dati di livello regionale, dove incide per il solo 11% per il PM10.
A Prato, invece, per quanto riguarda le polveri sottili (PM10 e PM2,5) il trasporto stradale nel 2019 contribuisce rispettivamente per il 32% ed il 26%, mentre gli impianti di combustione non industriali rispettivamente per il 64% ed il 70%.
Tutte le informazioni sono state inserite anche nella parte dati dell’Osservatorio relativa alle due città.