La sensazione che la fluidità non fosse il punto forte della viabilità fiorentina l’avevamo avuta da un pezzo. Già in queste settimane – con la riapertura delle scuole e i cantieroni della tramvia a incidere la carne viva della spina dorsale del traffico tra la Fortezza da Basso e piazza della LIbertà – per andare da un capo all’altro della città può volerci anche un’ora (e per ora il cielo è clemente, non con la natura ma con gli automobilisti). Ad ogni modo a confutare ogni nostro sospetto arriva oggi il report del portale internazionale Tom Tom Traffic che monitora la viabilità in tutte le città del mondo.

Firenze è l’ottava città d’Italia dove si perde più tempo nel traffico (la prima è Roma, seguita da Roma e Torino): 155 ore l’anno, 60 di queste – praticamente due giorni e mezzo – in coda. In quello stesso arco di tempo, ci racconta il report ricco di curiosità, potremmo leggere la bellezza di 31 libri.

Non solo: questo ’soggiorno forzato’ in strada ci costa in media la bellezza di 739 euro di carburante (si calcolano spostamenti medi urbani di 10 chilometri tra andata e ritorno dal posto di lavoro). Ben 152 di questi, almeno quattro cene fuori insomma, potrebbero restarci in tasca se non rimanessimo intrappolati in coda per le suddette sessanta ore annue. Più o meno la stessa cifra (147 euro) la risparmieremmo con un giorno di smart working e se ne facessimo tre eviteremmo di tirar fuori dal portafogli 439 euro oltre che a gudagnare in ’vita’ 92 ore.

Capitolo inquinamento: ogni fiorentino in media immette nell’atmosfera con la sua euato qualcosa come 906 chilogrammi di Co2 (186 in coda) per i quali ben 91 alberi devono fare il lavoro sporco di ’ripulire’ l’aria. Una curiosità, sapete qual è lora peggiore per mettersi in auto a Firenze? Alle 8 del mattino di ogni martedì, primo vero giorno lavorativo della settimana visto che molte attività il lunedì restano come noto chiuse. Altra curiosità: in media al mattino quando andiamo a lavoro impieghiamo due minuti in più rispetto al tempo necessario, la sera per rincasare.

Questo perché la mattina, secondo il report, possiamo viaggiare in città a una media di 29 chilometri orari che ci portano a percorrere i consueti dieci chilometri stabiliti come parametro di riferimento in circa 21 minuti. Andare a una media di 30 al pomeriggio invece ci consente di aprire il portone di casa dopo circa 19 minuti di viaggio.

In generale sono i tre giorni centrali della settimana – martedì in testa, poi mercoledì e giovedì i più duri in città – seguiti da lunedì e (un po’ a sorpresa) dal venerdì. Ovviamente nel fine settimana si scorre molto meglio.

fonte: La Nazione