Il Comune prima di accendere la rete di 80 varchi di accesso alla città dovrà avere il via libera dal ministero e ci vorranno mesi. E l’idea della congestion charge, di un pedaggio d’ingresso per i non residenti modello Londra, è per ora accantonata.

Rinviata alle decisioni del prossimo sindaco dal 2027 in poi, quando ci saranno le nuove tramvie per Bagno a Ripoli, Campo di Marte e Piagge e la Tav.

Le 77 telecamere ai varchi d’ingresso di Firenze sono posizionate, Palazzo Vecchio sta predisponendo la documentazione da inviare al Ministero dei trasporti per ottenere l’autorizzazione. Le telecamere coprono circa 38 chilometri quadrati pari al 66% della superficie del centro abitato e 37% della superficie comunale, con un perimetro di 5o chilometri. II perimetro è stato definito in modo tale da non condizionare l’accesso dall’esterno ad alcuni
poli strategici (il polo ospedaliero di Careggi, l’aeroporto Vespucci, le zone produttive, i centri commerciali) o le principali direttrici di collegamento come quella tra il Viadotto Marco Polo e Fiesole e permette inoltre l’accesso ai capolinea della rete tranviaria e ai loro parcheggi scambiatori.

I tecnici sperano che l’iter possa essere concluso entro marzo per accendere il sistema, sempre che da Salvini, dichiaratamente ostile all’area C milanese come allo scudo fiorentino, non arrivino richieste di modifica o addirittura dinieghi: «Non vedo perchè dovrebbe bloccarci » dice il sindaco.

Nei primi 2 anni si sanziona (168 euro) solo chi è già off limits per le normative esistenti. Solo multe per chi sgarra: oggi un catorcio inquinante già vietato può sempre sfuggire ai divieti, con le telecamere sarà sanzionato.

L’accordo firmato ieri tra i Comuni della provincia e presentato da Nardella, dall’assessore alla mobilità Giorgetti e dal sindaco di Bagno a Ripoli Casini sigilla uno scudo soft.

Che succede dal 2024? Per primi i bus turistici nel mirino: chi non paga il ticket non potrà più farla franca. Palazzo Vecchio conta così di tornare a incassare 18 milioni l’anno dal settore.

Ma lo scudo sanzionerà pure ciclomotori e motocicli (2 e 4 tempi) euro 0 e 1, auto e mezzi merci a benzina euro 0 e 1 e diesel da euro 0 a euro 2 compreso. Significa un totale di circa 105 mila veicoli immatricolati nell’area metropolitana in queste classi, in ingresso a Firenze molti meno. Comunque mezzi con oltre 20 anni di età, già vietati dalle normative esistenti.

Nel 2025 il primo passettino: le telecamere sanzioneranno i ciclomotori e motocicli da euro 0 a euro 2, le auto a benzina stesse classi (da 0 a 2) e le diesel da euro 0 a 3 compreso: 170 mila veicoli, 1/ 6 di quelli immatricolati nell’area metropolitana a oggi, 1,1 milioni.

Nel 2026 ultimo step: stop ai motorini da euro 0 a euro 3 compreso; auto a benzina da euro 0 a euro 3 compreso e diesel da euro 0 a euro 4 compreso. In tutto 300 mila, 1/4 del totale. Tanti. Ma con un tot di elasticità: previsti 10 accessi “bonus” per i residenti. E speciali deroghe possibili.

fonte: Repubblica Firenze