Con la Vacs, la variante al centro storico che ‘allaccerà’ a breve la stazione di Santa Maria Novella a San Marco lungo viale Lavagnini e piazza della Libertà, in dirittura d’arrivo (la linea sarà in funzione prima dell’apertura delle scuole) il tram punta ora verso Bagno a Ripoli. Linea 3.2.1: la sfida più importante, ma anche la più delicata con cantieri e rotaie che andranno a incidere sulla carne viva della spina dorsale fiorentina, i viali di circonvallazione.
Diciassette fermate per poco più di 7 chilometri di tracciato. La nuova linea si aggancerà al sistema tranviario in piazza della Libertà, da qui imboccherà il viale Matteotti proseguendo verso piazzale Donatello, poi Beccaria, quindi i Lungarni direzione est. Superato il Ponte da Verrazzano il tracciato seguirà a Gavinana tutta l’asse Giannotti-Europa per poi arrivare in via Pian di Ripoli fino a svoltare in via Granacci e arrivare al capolinea di Bagno a Ripoli.
Termine previsto lavori entro la fine del 2026 con obiettivo dichiarato di imbarcare sui mezzi pubblici non solo i fiorentini ma anche le migliaia di pendolari che arrivano a Bagno a Ripoli dal Valdarno e dalla Valdisieve.
I punti caldi per il traffico futuro sono almeno quattro o cinque anche se l’assessore al traffico Giorgetti assicura che «non ci sono particolari preoccupazioni» II primo all’altezza del piazzale Donatello. Qui sorgerà la fermata omonima e intorno al cimitero degli inglesi a ‘ridosso’ del quale transiterà la tramvia, le corsie riservate alle auto diventeranno tre sia in direzione Libertà che in direzione Arno. Qualche incognita è legata alla convivenza tram-auto nel momento in cui queste dovranno svoltare verso Masaccio. Sui viali la tramvia continuerà a percorrere la sede centrale della carreggiata, lasciando due corsie per senso di marcia alle auto (anche in piazza Beccaria) dove si biforcherà all’altezza di Porta la Croce per tornare su un’unica traiettoria all’imbocco del viale Giovine Italia.
Un altro punto dove occorrerà usare “i guanti’ sarà sul lungarno del Tempio, all’altezza dell’attuale semaforo dove è possibile svoltare a sinistra per chi arriva dal centro in direzione piazza Alberti. La sincronizzazione dei semafori giocherà un ruolo chiave. Giorgetti è fiducioso: «Non ci sono problemi in viale Belfiore, figuriamoci se ce ne saranno in un punto dove c’è una sola svolta».
Mini rivoluzione infine in zona Gavinana dove la piazza, grazie al tram, dovrebbe almeno sulla carta tornare a respirare dopo decenni. Lo scotto da pagare ci sarà visto che l’assetto del traffico muterà radicalmente in quello che forse è l’ultimo punto critico della realizzazione della nuova linea che poi procederà sull’asse Giannotti-Europa percorso che, specie nella seconda parte, riserva ampi spazi alla convivenza auto-tram.
Primo atto sarà la costruzione del nuovo ponte circa trecento metri a monte di quello da Verrazzano. All’altezza della rotatoria della farmacia del viale Giannotti il traffico proveniente da sud sarà dirottato a destra verso piazza Gualfredotto. A questo punto si potrà imboccare il nuovo ponte o svoltare in via Giovanni dalle Bande Nere (che cambierà senso di marcia) per arrivare in piazza Gavinana e poi riprendere via Villamagna da via Adriani. In tutto questo via Coluccio Salutati avrà un solo senso di marcia, sempre verso viale Giannotti.
Scavalcando il fiume – due corsie direzione Bellarvia, una direzione Gavinana – gli automobilisti gli automobilisti potranno proseguire dritto verso il Madonnone, svolta a destra verso Varlungo o a sinistra verso il centro. Sul ponte di Varlungo transiterà il tram e per i motori resteranno solo due corsie, una per senso di marcia.
fonte: La Nazione