“Nella disciplina che stiamo predisponendo in merito allo scudo verde non è prevista l’applicazione del ticket”. Lo precisa l’assessore alla Mobilità Stefano Giorgetti, che conferma la riunione prevista a settembre con i sindaci dei comuni per condividere la disciplina relativa allo scudo verde. “Per quanto riguarda l’aspetto del ticket – ribadisce l’assessore -, si tratta di un elemento inserito nel Pums ma del quale non è ad oggi prevista l’applicazione per i prossimi anni. Come più volte ricordato, questo elemento potrà essere preso in esame, insieme ai sindaci, solo dopo il 2026 con il completamento delle linee tramviarie. Nel 2024 sono previsti solo il monitoraggio e l’applicazione dei divieti di circolazione vigenti ai veicoli più inquinanti”.

Lo scudo verde del Comune di Firenze

Il sistema di 80 nuove porte telematiche che “sorveglieranno” i veicoli in entrata in città è in fase di completamento. I lavori per installare gli apparecchi si stanno per concludere a settembre. A Firenze si parla di scudo verde ormai da anni: l’idea di creare un sistema di nuove porte telematiche contro i veicoli più inquinanti che arrivano da fuori città (dunque soprattutto dei non residenti), in un perimetro ben più ampio di quello dell’attuale ztl, è stato lanciato dal sindaco Dario Nardella durante la campagna elettorale del 2019. L’obiettivo è quello di tagliare le emissioni e incentivare l’uso dei mezzi pubblici (autobus, treni, tramvia) da parte dei pendolari.

Il Comune di Firenze ha avviato nel 2023 i lavori per posizionare le 80 nuove porte telematiche dello scudo verde. Completata l’installazione scatterà il periodo di test, prima dell’accensione vera e propria. Si tratta di una sistema che rileva le targhe dei veicoli, dotato della tecnologia Telepass.

Dallo scorso aprile sono iniziate le riunioni con i sindaci dell’area fiorentina sullo scudo verde: insieme a loro andranno definite le regole e il funzionamento effettivo delle nuove porte telematiche. Il prossimo incontro è fisato a settembre.