Firenze avrà la sua “strada dell’artigianato” (e di gallerie d’arte, locali e librerie) che nascerà in via Palazzuolo con elementi d’ispirazione presi in giro per il mondo: il verde dell’ex quartiere ebraico di Parigi, Le Marais, che oggi raccoglie botteghe e boutique di giovani stilisti; le installazioni d’arte del Miami Design District, la vitalità del Dumbo, distretto con negozi e caffè alla moda di Brooklyn. Il progetto si chiama “Recreos” e ieri è stato firmato il protocollo operativo tra la Fondazione Cr Firenze e il Comune che dà il via ( ufficiale) alle danze. Il nome viene dal latino e, spiega l’architetto fiorentino Luca Dini che curerà la ristrutturazione della strada, « significa “ ristrutturare qualcosa che è stato trascurato”». E via Palazzuolo, ammette la sindaca Sara Funaro, «ha diverse problematiche, anche di sicurezza». Sarà riqualificata pure via Maso Finiguerra destinata a essere la “ piazza” spartiacque del distretto “cool” cittadino.

Tutto ruota attorno al recupero di 43 fondi sfitti individuati in via Palazzuolo, ai quali restituire uno scopo affidandoli ad artigiani, artisti, gallerie d’arte contemporanea e anche bar e ristoranti affinché la zona non si incupisca di sera. Per realizzare tutto ciò la Fondazione prevede di stanziare tra i 5 e i 6 milioni di euro. Servono per garantire alle nuove realtà l’affitto gratuito per tre anni. Il braccio operativo è Lama, un’impresa sociale che si occupa anche di rigenerazione urbana. A loro spetta il dialogo con i proprietari dei 43 fondi: conalcuni di loro è già stata trovata un’intesa. Il primo spazio sarà inaugurato venerdì 6 giugno, in occasione del Festival Recreos che durerà per tutto il weekend e includerà una cena di quartiere: si tratta della “ portineria” di Recreos in via degli Orti Oricellari 6. « La speranza — aggiunge Dini — è concludere il progetto entro fine 2026».

Arredi urbani, opere d’arte, zona pedonale più ampia ( niente marciapiedi, ma livellata alla strada) e alberi al posto dei parcheggi che “coprirebbero” le botteghe. Nella zona del 25hours Hotel « nessuno toccherà niente » , dice Dini. In piazza San Paolino arriveranno invece sedute, illuminazione e ulivi in vaso. Più d’impatto il restyling del secondo tratto di Via Palazzuolo, dove sarà allargata la carreggiata. Fuori dall’orario scolastico il giardino della scuola materna diventerà un “ Secret garden” con una casetta sull’albero. Davanti allo Space Club saranno rimossi i posti auto.

L’ultima parte della via sarà quella con più locali. Si procederà così: via via che saranno affittati i fondi sarà scelta la realtà migliore da collocarci a seconda delle caratteristiche dello spazio. Ci sono 222 richieste, tra cui scegliere e 82 sono di artigiani che già lavorano a Firenze. La selezione finale dovrà creare un mix di botteghe storiche, giovani e “ ospiti” internazionali. «Sarà un unicum a livello italiano: una strada dedicata all’artigianato, settore oggi è in crisi — dice Bernabò Bocca, presidente di Fondazione CR Firenze.

«Percepisco grande entusiasmo da parte dei residenti » aggiunge Bocca. Mentre Funaro anticipa che « ci saranno momenti di coinvolgimento dei cittadini » e che alla fine delle operazioni i parcheggi « saranno di più di quelli attuali » , ridisegnando gli stalli delle strade vicine e dando la possibilità ai residenti di parcheggiare gratis alla stazione la notte tramite un accordo con Firenze Parcheggi. Via Palazzuolo non sarà pedonalizzata ma diventerà una strada a “ bassa percorrenza”. Significa che sarà costruito un nuovo sistema di sensi di marcia per disincentivare il suo attraversamento.