Dopo l’allarme della società che gestisce la tramvia e sta realizzando la linea per il centro storico in viale Lavagnini per possibili problemi causati dagli scavi sottostanti della talpa per l’alta velocità ferroviaria — cedimenti anche di pochi millimetri mettono a rischio tram e fili — , arriva un maxi piano di controlli. Con un migliaio di sensori che ogni sei metri controlleranno in tempo reale gli eventuali movimenti della careggiata stradale lungo i 1.500 metri in cui il tracciato della talpa si sovrappone a quello dei binari del tram esistente, come alla Fortezza, e in costruzione, come per la Variante Centro Storico.

Il nuovo piano di controlli è previsto dal piano di monitoraggio proposto da Rfi al Comune, dopo gli incontri sul tema delle interferenze degli scavi sulla tramvia iniziati da agosto, e sarà attuato in circa 250 sezioni monitorate, con il rilevamento degli eventuali spostamenti di 4 punti ogni 6 metri di sede tranviaria. Il monitoraggio sarà effettuato con definizione di soglie di attenzione e soglie di allarme e la frequenza di monitoraggio «varierà in funzione della vicinanza con la fresa, arrivando a un rilevamento ogni 15 minuti», mentre saranno interessati dal monitoraggio anche i dispositivi della rete di alimentazione della tramvia, quindi i pali e i ganci per i fili collocati sugli edifici.

Accanto ai sensori, che saranno installati a breve, ci saranno testimoniali di stato, come per gli edifici, per la tramvia e l’arrivo della talpa in piazza della Libertà è previsto per metà aprile e alla Fortezza per metà luglio.

Il monitoraggio consentirà controlli capillari e costanti h24, così da tranquillizzare non solo le imprese del gruppo chiamato a completare i lavori della tramvia ma anche tutta la popolazione. Del resto la complessità dell’opera del sotto attraversamento è tale da richiedere massima attenzione sull’impatto che può avere in superficie, a partire non solo dagli edifici pubblici e privati ma appunto anche dalle infrastrutture che sono in via di realizzazione.

I sensori, di tecnologia avanzata, saranno installati in modo da controllare non solo la soletta di cemento armato su cui posano i binari, ma tutta la strada, da marciapiede a marciapiede, e i dati saranno condivisi tra Rfi e Tram spa, così da avere in tempo reale la situazione e ci sarà un protocollo per definire come intervenire se sarà necessario. I prossimi giorni serviranno per definire nel dettaglio dove piazzare i sensori per la tramvia e quali tipo di sensore utilizzare. Tutto prima che arrivi la talpa.

fonte: Corriere.it