In attesa di capire se saranno tolti i pali da piazza Stazione grazie ai convogli a batteria, i primi tram senza fili saranno in servizio proprio sulla linea Libertà-Bagno a Ripoli. Sedici nuove vetture a batteria, realizzati da Hitachi, simili a quelle appena entrate in servizio a Torino (evoluzione del Sirio) e realizzate negli stabilimenti di Napoli, che avendo sia il pantografo che le batterie permettono al tram di percorrere tratti con pali e fili e tratti senza, riducendo così le interferenze con gli alberi e con il contesto monumentale in cui transitano.
Metà del tracciato della linea per Bagno a Ripoli sarà senza fili.
In particolare sugli oltre 7 chilometri, per 17 fermate in tutto, saranno senza pali e fili circa due chilometri di linea sui viali del Poggi, dall’inizio di viale Matteotti a dopo piazza Beccaria, e i 900 metri di viale Giannotti più i cento metri circa del ponte Giovanni da Verrazzano, così da non aumentarne l’impatto visivo sull’Arno.
Nel dettaglio la linea sarà elettrificata nel tratto iniziale fra piazza della Libertà e la fermata Matteotti, dalla fermata Piave alla fermata Verrazzano ed infine dalla fermata Erbosa al capolinea di Bagno a Ripoli.
Andrà invece a batteria nel tratto dei viali di circonvallazione fra Matteotti e piazza Piave e da Verrazzano a Erbosa. Niente fili quindi su buona parte di viale Matteotti, in piazzale Donatello, dove però i binari passeranno attorno al Cimitero degli Inglesi, in viale Gramsci e in piazza Beccaria, che nel progetto sarà completamente riqualificata, e per quasi tutto il viale Giovine Italia.
L’utilizzo del tram a batteria era stato caldeggiato dopo il «caso» piazza Stazione, dove una selva di pali ha cambiato il colpo d’occhio sollevando diverse critiche (anche da chi li aveva approvati). L’amministrazione aveva promesso un impegno a toglierli e a pensare soluzioni alternative, come questa. I tram a batteria fiorentini saranno simili a quelli utilizzati a Torino, ma come succede per i Sirio già in servizio saranno bidirezionali, cioè con una cabina anteriore e una posteriore e con un piano totalmente ribassato, senza dislivelli tra banchina e vettura.
Fonte: Corriere fiorentino