Abbonamenti annuali di Amt gratis per 6.700 matricole, postazioni per le e-bike e un’applicazione che permetta di scegliere con quale mezzo spostarsi in base al tragitto da percorrere.

L’università di Genova punta sulla mobilità sostenibile e lo fa partendo dagli studenti. Un piano che sulla carta sarebbe dovuto partire nel 2017 con il progetto pilota “Prince”, poi causa Covid, è stato rinviato a metà del 2022: un’applicazione che, per incentivare l’uso dei mezzi pubblici, premiava gli studenti che utilizzavano bus, treni e servizi di bike sharing per raggiungere l’università.

Gli universitari più virtuosi hanno ricevuto abbonamenti mensili e annuali gratis di Amt, ingressi gratuiti nei musei e aperitivi e colazioni in locali convenzionati. «Siamo partiti con il 77%, praticamente più di due studenti su tre utilizzavano già i mezzi ma in alcune sedi più decentrate come ingegneria o medicina la percentuale era al di sotto del 30% — ricorda Francesca Pirlone, professore ordinario in Tecnica e Pianificazione Urbanistica del dipartimento di ingegneria civile e chimica ambientale e referente della mobilità Unige — Alla fine della sperimentazione la percentuale complessiva è salita all’86%, un bel passo avanti».

L’applicazione è stata scaricata in sei mesi da 1.711 utenti che hanno permesso di risparmiare 19.857 chili di anidride carbonica. «La chiave vincente per coinvolgere i giovani sono gli incentivi — continua la docente — Che poi, sul lungo periodo, si trasformano in scelte consapevoli e comportamenti virtuosi».

La sperimentazione si è conclusa ufficialmente alla fine del 2022 ma i progetti di sostenibilità sono continuati. In primis con un’analisi realizzata dall’ateneo che ha rilevato le abitudini e le richieste degli studenti: con il 44% degli universitari che utilizzerebbe la bicicletta per andare a lezione ma servirebbe più sicurezza sulle strade, in particolare per raggiungere i poli di medicina. E per cambiare le proprie abitudini i ragazzi chiedono una vera pista ciclabile, sconti per l’abbonamento del treno ma anche di creare collegamenti tra i vari poli universitari senza dover cambiare troppi mezzi, servizi di bike e scooter sharing e abbonamenti gratuiti per tutti gli studenti, non soltanto per le matricole.

Un progetto ora passato nelle mani di Ilaria Delponte, mobility manager dell’università di Genova che porta avanti il piano casa università per una comunità che conta 42 mila persone, con 38 mila studenti e 4 mila tra docenti e personale.

«Il progetto Prince è stato il punto di partenza — spiega Ilaria Delponte — Ora stiamo andando avanti. Per tutte le matricole, sia del corso triennale che per la magistrale, è previsto l’abbonamento gratuito annuale di Amt ma non tutti lo richiedono.

Lo scorso anno tra i 6.700 studenti lo ha richiesto il 60%. E stiamo incentivando l’uso della bicicletta nonostante le difficoltà oggettive del territorio, in questi mesi è prevista l’installazione di 39 rastrelliere negli spazi dell’ateneo ». A marzo il piano casa università dovrà essere rinnovato. « Tra i progetti in ballo c’è l’attivazione di un servizio e-bike — conclude la Mobility Manager — E vorremmo proporci per un progetto sperimentale, con un’applicazione che permetta di scegliere con quale mezzo spostarsi in base al tragitto da percorrere».

Gli studenti chiedono anche interventi sul servizio, “tornare a casa dopo mezzanotte con i bus è un’impresa. E’ logico che molti alla fine si spostino con un mezzo privato, in macchina o in scooter. Una città universitaria deve avere servizi adeguati”.

fonte: Repubblica Genova