“In totale contraddizione con quanto dice il sindaco di Genova, i fatti concreti e la realtà hanno dimostrato che chiudere corso Marconi è stato un vero disastro”. Ad affermarlo è Giacomo Puppo del gruppo Automobilisti e motociclisti genovesi.
“Perché già intorno alle 7.30 del mattino la viabilità era totalmente paralizzata – prosegue Puppo -: complice il maltempo, giovedì e venerdì son stati i giorni peggiori con auto bloccate, centinaia di moto a zig zag e la popolazione privata di un’arteria fondamentale di collegamento tra il levante, la sopraelevata e viceversa; non certo l’eliminazione di errori tecnici (come sostiene il sindaco), ma la diminuzione del traffico privato nel weekend e il bel tempo hanno consentito un alleggerimento del traffico, hanno reso la situazione migliore, ma via Cecchi e via Barabino in primis, ma anche sopraelevata in direzione ponente e conseguente intasamento del casello di Genova Ovest, hanno creato un blocco della viabilità considerevole, con enormi disagi per la popolazione, tutt’altro che un successo”.
“Poi – continua Puppo -, se come dice Bucci, i cittadini di piazza Rossetti hanno gradito, pur rispettandoli, si dovrebbe principalmente ascoltare la protesta della stragrande maggioranza di tutti quelli che hanno subito questa discutibile iniziativa. Gli errori son sempre gli stessi: continuare a non considerare che corso Italia e corso Marconi siano un’arteria fondamentale della nostra viabilità cittadina; la prosecuzione dell’idea fallimentare, di chiudere una strada o più strade alla viabilità privata sia per il transito che per il parcheggio”.
“E gli esempi – insiste – cominciano a essere tanti, troppi: le ciclabili, tolto il bel restyling di corso Italia, son state un enorme fallimento (nessuna invasione di bici come auspicava la giunta); viale Brigate Partigiane ha ancora delle ciclabili provvisorie, inutilizzate e pericolose per i pochi utenti ai quali sono dedicate; la Ztl di Nervi ha creato paralisi permanente del traffico nelle ore di punta sull’Aurelia; fino ad arrivare alla chiusura di corso Marconi. E allora, ci chiediamo, perché andate avanti su questa strada?”
“La giunta Bucci – continua Puppo -, così come qualunque giunta, rappresenta la popolazione, ha il diritto di governare, ma ha anche il dovere di ascoltare (sul serio) i cittadini, ma soprattutto guardare con obiettività i risultati di ciò che mette in atto e senza imporre situazioni che la realtà mostrano totalmente fallimentari. Questo non significa, non proporre e non sperimentare, ma imporre soluzioni per idealismo senza apportare beneficio, è una vessazione anti democratica”.
“Sfido dunque la giunta a proporre un referendum cittadino – spiega Puppo -, per vedere se la popolazione nella sua totalità bipartisan è contenta della gestione della viabilità. Li sfiderei a più referendum, sui vari temi (ciclabile, pedonalizzazioni, ztl) in modo da fugare ogni dubbio. Sono sicuro che la stragrande maggioranza dei cittadini è contraria alla gestione della viabilità fatta fino ad oggi”.
“Contemporaneamente – prosegue Puppo -, mi chiedo se tutti i partiti di maggioranza siano d’accordo con quanto viene fatto o approvino tutto ciò per dovere di coalizione e quieto vivere. Perché io mi aspetterei più coerenza nel governare secondo la logica di approvare progetti sensati, utili alla collettività e non dettati da esigenze di maggioranza. E questo per qualunque parte governi, sia chiaro (il gruppo resta assolutamente apolitico)”.
“Infine – conclude -, il sindaco parla della corso Marconi del futuro, collegata alla realizzazione del tunnel subportuale, del giardino di piazzale Kennedy e del Waterfront: ebbene, premesso che (personalmente) non ho nulla in contrario verso i nuovi progetti in essere, prima di modificare ciò che già esiste, non è il caso di attendere che tutti questi siano terminati? Vedi corso Marconi. Ma a che serve pedonalizzarla, ridurla a un’unica corsia (con due è intasata tutte le mattine!) quando verrà realizzato un enorme giardino al suo fianco in piazzale Kennedy (al di sotto del quale si spera conserviate i parcheggi pre-esistenti), collegato al waterfront dove si potrà godere di uno spazio pedonale senza mortificare la viabilità?”.
fonte: Genova Today