Corsie ciclabili a rischio. Il Comune è alle prese con un problema non da poco, che rischia di spezzettare e rallentare, se non bloccare, i lavori per la rete che collegherà, entro il 2026, Levante e Ponente. Questione di spazi.
La nuova riforma del codice della strada mette solidi paletti alla realizzazione dei tratti preferenziali per le bici. In sostanza stabilisce che secondo l’articolo 12 le corsie ciclabili sono ammesse (quelle rosse tratteggiate, la maggior parte in città) solo “in casi in cui non è possibile tracciare le piste ciclabili”, in sostanza quelle strutturate come in corso Italia, con cordoli, e separate dalle auto.
Tutti i progetti già finanziati dal Pnrr non corrono rischi, la norma non è retroattiva, ma ci sono 30 chilometri, strategici e già pianificati, per ora sono sulla carta e che non godono della copertura del Piano, su cui il Comune dovrà mettere mano e fare pesanti ritocchi. Nei casi più gravi proprio una rivoluzione del progetto, su cui i tecnici della Mobilità stanno lavorando per studiare nuove soluzioni. Insomma, vanno allargate.
Uno di questi, è il collegamento tra piazza Sturla a Nervi, diciamo “l’asse” principale per unire il Levante, il centro e poi il Ponente. «Il progetto prevedeva una corsia ciclabile, da via V Maggio, via Quarto, via Quinto, via Gianelli, via Murcarolo con termine a Nervi _ spiegano all’ufficio Mobilità del Comune -, ma considerata la nuova norma che prevede che si possano realizzare solo piste riservate e in sede protetta, di un metro e mezzo e non di un metro come le corsie ciclabili che finora abbiamo realizzato in gran parte della città, saremo costretti a studiare soluzioni diverse. Tanto è vero, che il progetto è stato sospeso ed è in corso di valutazione».
Un problema non da poco. Perché? «Non c’è spazio, l’unico modo è sacrificare i posteggi, cosa che è impossibili ». Il Comune è con le spalle al muro, nel senso che per non creare proteste da parte dei residenti e di chi utilizza i posteggi d’estate e i gestori degli stabilimenti, ora dovrà studiare un percorso alternativo. «E’ un tema delicato, faremo un percorso condiviso con residenti e il municipio per trovare una soluzione. inoltre attenderemo indicazioni più precise da parte del ministero, perché non tutte le città sono uguali e Genova ha una conformazione particolare, ha strade strette in cui è difficile creare le piste ciclabili».
Spostandoci a Ponente, la riforma di Salvini creerà qualche problema. «Sul collegamento Voltri-Cornigliano e su quello Cornigliano-Centro saremo costretti ad adeguare qualche pezzetto alla luce del nuovo Cds, mentre per il resto, quello finanziato, non ci saranno problemi». A proposito di Pnnr, arrivano buone notizie riguardo la ciclopedonale della Val Polcevera. «La tabella di marcia è rispettata _ spiega il Comune – e sarà pronta entro aprile 2025, mentre tutta la rete finanziata sarà percorribile dalla bici nel 2026, rispettando il vincolo».
Quasi 80 chilometri sono già stati realizzati, ne mancano altri 48 per arrivare l’obbiettivo: per esempio, a Ponente, il collegamento via Pra’, via Camozzini, il lungomare di Pegli e un tratto di via Multedo, mentre a Levante la connessione corso Gastaldi, piazza Terralba, via Pozzo, via Dassori, corso Gastaldi.
fonte: Repubblica