«L’iter di approvazione del progetto esecutivo si concluderà entro fine mese, mentre i lavori per la costruzione della funivia inizieranno ad aprile».

Il Comune va avanti. Il vice sindaco Pietro Piciocchi svela il crono- programma dell’opera tanto contestata da cittadini e associazioni del Lagaccio, che collegherà la Stazione Marittima a Forte Begato (costo 40,5 milioni finanziati con fondi del Pnnr).

«In via Bersaglieri d’Italia – prosegue –, dove sorgerà la stazione di partenza, stanno eseguendo nel sottosuolo verifiche archeologiche, geologiche e belliche, quindi scavi e carotature per lo sviluppo del progetto esecutivo. Quindi, posso dire che questo primo cantiere di fatto è già l’inizio dei veri lavori, perché anche alla stazione intermedia di via Bari stanno facendo sondaggi, anche se l’area non è chiusa » .

Il progetto-funivia, prevede la realizzazione di un tracciato di 2,2 km di lunghezza su un dislivello di 450 metri in due tronchi ( 4 piloni), tre stazioni ( partenza, intermedia,cioè quella di via Bari, e arrivo) e 2 cabine “vai e vieni” da 60 posti l’una, che sorvoleranno il quartiere a quasi 70 metri di altezza.

Il progetto di fattibilità tecnico-economica presentato dal raggruppamento temporaneo di imprese Dopplemayr Italia e Collini ha avuto l’ok, ma rimangono diverse prescrizioni della Soprintendenza, che chiede per esempio di trovare soluzioni meno impattanti, per quanto riguarda i sostegni.

In particolare, il loro impatto visivo, l’altezza e la grandezza come per quello di 72 metri previsto nel cortile della Asl3 in via del Lagaccio che dovrà essere ridisegnato nelle forme e ridotto sia in altezza che alla base.

Fra le altre prescrizioni, c’è anche l’aspetto estetico delle stazioni, che non dovranno avere uno stile moderno, squadrato e di vetro, ma più inserite nel contesto.

« Stiamo cercando di trovare soluzioni che siano più integrate con l’urbanistica e l’ambiente circostante – spiega Piciocchi –, per esempio sui piloni stiamo valutando quelli a traliccio.

L’opera prosegue, non ci sono problemi, siamo sempre in contatto con la Soprintendenza e va tutto bene ».

Fonte: Repubblica Genova