17 aprile 2023 – “Da oggi è possibile richiedere l’abbonamento integrato treno-bus sul sito di Amt, completamente gratis per cinque anni per chi rottama la propria auto privata, che rientri nelle categorie emissive soggette alla recente ordinanza anti-smog”. Lo annuncia l’assessore alla Mobilità e Ambiente Matteo Campora. “Come avevamo previsto nell’ultima ordinanza – spiega l’assessore Campora – vogliamo incentivare i genovesi che scelgano di muoversi con i mezzi del trasporto pubblico locale, in modo più sostenibile, contribuendo così al miglioramento della qualità dell’aria e di conseguenza della vita dell’intera comunità, con comportamenti green e virtuosi. La gratuità sperimentale per cinque anni di abbonamento a tutto il sistema di trasporto pubblico locale pensiamo possa contribuire a diffondere la cultura dell’uso del tpl, che stiamo efficientando e implementando con prospettive di sviluppo a breve e medio termine su tutto il territorio comunale”.

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2 novembre 2022 Funicolare Aeroporto-Erzelli. Doppio impianto a fune che collegherà l’aeroporto di Genova al parco tecnologico degli Erzelli passando per la futura stazione ferroviaria. La via di corsa sarà su un viadotto sopraelevato e passerà sopra il parcheggio, con una stazione terminale allo stesso livello del piano arrivi del terminal a circa 11 metri da terra. Durata del viaggio: 1 minuto e 40 secondi per percorrere 530 metri a poco meno di 30 km/h. A raggiungere l’aeroporto sarà un solo veicolo “vai e vieni” capace di portare 80 passeggeri. La funicolare che raggiungerà gli Erzelli sarà più complessa dal punto di vista tecnico, con due treni in marcia contemporanea formati da due veicoli che garantiranno una capienza complessiva di 300 posti per ogni viaggio. Lo snodo sarà sempre la stazione intermedia collegata alla ferrovia: da qui si salirà per 96 metri di dislivello, più di un chilometro di lunghezza lineare, ma comunque per un tempo molto breve: 2 minuti e 40 per giungere in cima alla collina. La maggiore complessità deriva soprattutto dalla decisione di procedere in sotterranea dalla zona di scambio delle vetture fino alla stazione di monte per non interferire con le nuove costruzioni in programma nel parco tecnologico. Ma c’è anche un altro vantaggio: la funicolare non correrebbe il rischio di fermarsi in caso di condizioni meteorologiche avverse (vento forte). La via di corsa sarà affiancata da una scalinata di servizio utilizzabile in caso di evacuazione e tutta la galleria sarà dotata di illuminazione interna. Tutte le vetture, inoltre, saranno climatizzate e dotate di ogni comfort. La stazione intermedia, quella che dovrà unire il people mover all’impianto di risalita, avrà al suo interno un dislivello di circa 11 metri: il superamento verrà garantito dalla presenza di quattro scale mobili. La stazione di Erzelli, invece, sarà sotterranea a una quota di 115 metri sul livello del mare, circa 5 metri sotto il terreno. Anche qui scale mobili e ascensori assicureranno un agevole collegamento con la superficie, nei pressi del parco del Great Campus. Al momento lo scoglio principale è rappresentato dai finanziamenti. A disposizione, come risulta dal quadro economico dello studio di fattibilità, ci sono solo 22 milioni mentre i costi totali (Iva inclusa) ammontano a 132 milioni. Per questo il Comune spera di ottenere dal Governo un finanziamento di circa 100 milioni all’interno della prossima legge di bilancio. Per i costi di manutenzione si stimano 2,6 milioni per la revisione generale (con tempi di intervento di 2-3 mesi) e 100mila euro per la revisione quinquennale (interventi di 2-3 settimane).I lavori dureranno complessivamente poco meno di due anni, ma già nel giro di un anno sarà pronto il primo troncone, cioè il people mover tra la ferrovia e l’aeroporto. Tempi che andranno conciliati il più possibile con quelli della nuova stazione Aeroporto-Erzelli, per cui Rfi ha confermato l’obiettivo di dicembre 2024, che senza il collegamento veloce rimarrebbe sostanzialmente inutile. Per Erzelli la “tagliola” è rappresentata dalla fine dei cantieri per il nuovo ospedale e la nuova scuola politecnica, entrambi completati nel 2026 secondo le previsioni.

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Metropolitane

6 maggio 2023 – È stato aggiudicato l’appalto integrato per la progettazione esecutiva e i lavori di completamento della stazione della metropolitana di piazza Corvetto. Il valore dell’appalto è di circa 38 milioni di euro, finanziato con fondi del PNRR: il 15 maggio via alla progettazione esecutiva.

I cantieri si apriranno entro la fine dell’estate e saranno preceduti da alcuni interventi propedeutici alle lavorazioni. Per tutta la durata dei lavori, la cui conclusione è prevista entro il giugno 2026, la linea della metropolitana sarà mantenuta in esercizio.

L’intervento consiste nel completamento della fermata della metropolitana presso piazza Corvetto. Infatti, pur essendo già presenti le banchine lungo la linea costruite al grezzo, si rende necessario realizzare le opere strutturali (discenderie, scale mobili e ascensori) per l’uscita a piano strada che sarà in via dei Santi Giacomo e Filippo, oltre a finiture e impianti.

Il progetto, che comporta uno scavo a partire dal livello del parco dell’Acquasola, include la riqualificazione complessiva a fine lavori dell’area del cosiddetto “collo d’oca” (dove sarà ubicata l’area di cantiere) e tutte le misure atte a minimizzare l’impatto sull’area verde con particolare attenzione alle alberature di pregio, che saranno il più possibile preservate e compensate in numero maggiore, ove non sia possibile mantenerle durante le lavorazioni. Inoltre, parallelamente al cantiere della metropolitana, è in fase di avvio l’intervento di completamento della riqualificazione del Parco dell’Acquasola, finanziato con fondi PINQUA – PNRR.

«Un altro step importante per il completamento della stazione della metropolitana di Corvetto, i cui lavori inizieranno entro la fine dell’estate 2023 – spiega l’assessore alla mobilità integrata e trasporti Matteo Campora – Il via alla progettazione esecutiva ci avvicina all’obiettivo di dotare la nostra metro di una fermata intermedia tra De Ferrari e Brignole, connettendola ai quartieri di Carignano e Castelletto con il risultato di rendere più efficiente e capillare questo servizio chiave per il TPL genovese che nei prossimi anni, lato Ponente, porteremo dall’attuale capolinea di Brin alla nuova stazione di Canepari».

La nuova stazione di Corvetto si posiziona tra le stazioni De Ferrari e Brignole, e si sviluppa per una lunghezza di circa 1500 metri.

Per completare la stazione e renderla operativa saranno realizzati: sistema di scale, fisse e mobili, di collegamento tra la banchina ed il mezzanino; sistema di ascensori di collegamento banchine-mezzanino e mezzanino – atrio di stazione; scala principale di collegamento mezzanino – atrio di stazione; scala di emergenza di collegamento mezzanino – atrio di stazione; realizzazione del sistema di scale mobili di collegamento mezzanino – atrio di stazione previo allargamento del pozzo; realizzazione dei locali tecnici retrostanti l’atrio di stazione e dei cavedi di collegamento di questi ultimi con il piano banchine; sistemazione superficiale del parco dell’Acquasola e localizzazione delle griglie di ventilazione della stazione.

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21 febbraio 2023 – PNRR, Stazione Metro in Piazza Corvetto. Al via i lavori in estate per 50 milioni di euro.  “La stazione di piazza Corvetto è un’opera che Genova attende da circa 20 anni, prevista fin dall’inizio nella progettazione della metropolitana. Nel tempo questa fermata non si è mai concretizzata, ma oggi con i fondi del PNRR, 50 milioni di euro, riusciremo a costruirla. Il cantiere è complesso, la stazione verrà realizzata a 30 metri nel sottosuolo, l’avvio dei lavori è previsto in estate. Il cantiere principale sarà collocato al margine nord del parco dell’Acquasola, senza che ci sia una interferenza importante con la fruibilità del parco. Tutte queste attività verranno portate avanti insieme alla Sovrintendenza. Le baracche di cantiere saranno collocate presso l’ingresso sud del parco. Gli impatti sulla viabilità urbana saranno minimi, si prevede la realizzazione di una piazzola in via santi Giacomo e Filippo nel tratto antistante il futuro atrio della stazione metropolitana, come area logistica per le lavorazioni. Tale area non comporterà nessuna modifica dei percorsi pedonali, mentre per le auto è prevista una lieve riduzione del calibro stradale per la direttrice che da piazza Corvetto adduce a via Serra e via Carcassa. In parallelo abbiamo anche i lavori della Principe-Brignole, cantiere ferroviario: abbiamo verificato che il cronoprogramma dei lavori in piazza Corvetto da parte di Rfi prevedeva l’inizio delle attività nella prima decade di gennaio 2023 e il completamento alla fine del primo trimestre del 2024, previa disponibilità delle aree comunali; Rfi ci ha informato che ad oggi tali aree non sono state ancora consegnate, per cui abbiamo un ritardo di circa un mese”.

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31 gennaio 2023 il Comune ha pubblicato il bando di gara per l’assegnazione dei lavori per il completamento della stazione metropolitana di piazza Corvetto. I lavori dureranno 3 anni e l’inizio dei lavori è previsto per la primavera del 2023. La realizzazione di questa nuova fermata, intermedia tra Brignole e De Ferrari, è stata finanziata con fondi del Pnrr. L’importo complessivo a base di gara è di circa 38 milioni di euro. L’iter prosegue sul solco del progetto presentato circa 15 anni fa che prevedeva la realizzazione di un’unica uscita in via Santi Giacomo e Filippo. Il progetto venne presentato dalla giunta comunale guidata dall’allora prima cittadina Marta Vincenzi che però preferì concentrare le risorse sulla conclusione dei lavori per il tratto di metropolitana De Ferrari – Brignole.

La tratta progettata si posiziona tra le stazioni De Ferrari e Brignole e ha origine nella stazione di De Ferrari e si sviluppa, per una lunghezza di circa 1500 metri, fino ai tronchini di inversione della stazione di Brignole. Per completare la stazione e renderla operativa saranno realizzati: sistema scale, fisse e mobili, di collegamento tra la banchina ed il mezzanino; sistema di ascensori di collegamento banchine-mezzanino e mezzanino-atrio di stazione; scala principale di collegamento mezzanino- atrio di stazione; scala di emergenza di collegamento mezzanino- atrio di stazione; realizzazione del sistema di scale mobili di collegamento mezzanino- atrio di stazione previo allargamento del pozzo realizzazione dei locali tecnici retrostanti l’atrio di stazione e dei cavedi di collegamento di questi ultimi con il piano banchine; sistemazione superficiale del parco Acquasola e localizzazione delle griglie di ventilazione della stazione.

Nel frattempo proseguono i lavori per la realizzazione di una fermata anche in piazza Terralba a San Fruttuoso ed il cantiere di piazza Martinez, attivo fino al 2024. Sono in corso poi i lavori di prolungamento a Certosa della tratta Brin (attuale capolinea) alla nuova stazione di via Canepari-piazzale Palli. L’obiettivo dell’amministrazione comunale è di arrivare con la metropolitana a Sampierdarena tra il 2027 ed il 2028 con le fermate Dinegro, Cantore, Stazione Ferroviaria e Fiumara.

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 2 settembre 2022 Il progetto dello SkyMetro è entrato nel vivo dei lavori con la conclusione dell’iter di valutazione delle offerte ricevute per la gara relativa ai servizi di Project Management, direzione lavori e coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione lavori. Il raggruppamento proposto per l’aggiudicazione è risultato l’RTI Rina Consulting S.p.A. (mandante)-MM S.p.A. (mandataria).

Il raggruppamento coadiuverà il Responsabile del Procedimento del Comune di Genova Alberto Bitossi e il suo staff tecnico lo già nelle primissime fasi dei lavori dalla progettazione definitiva, esecutiva e lavori, seguendo la commessa fino ai collaudi finali e la messa in servizio. Il Project Management Office rappresenterà di fatto un’estensione della committenza nella gestione di questo progetto complesso, avendo come obiettivo il rispetto dei tempi e dei costi del progetto, con attenzione alla qualità e alla sicurezza dei lavori. L‘opera strategica per la Valbisagno e per l’intera città di Genova rappresenta un progetto strategico con circa 7 km di linea metropolitana di superficie ed un‘estensione della metropolitana esistente da Brignole fino a Molassana. È già in corso lo studio di un ulteriore prolungamento da Molassana a Prato che sarà oggetto di presentazione al Mims (Ministero delle infrastrutture e delle mobilità sostenibili) nelle prossime call per ottenere il relativo finanziamento. Il progetto dello SkyMetro vede inoltre in corso la gara per il completamento del progetto di fattibilità tecnico-economica e della progettazione definitiva per un importo complessivo a base di gara di circa 10 milioni di euro, la cui aggiudicazione è prevista nel mese di ottobre.

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20 agosto 2022, presentato il nuovo progetto per la metropolitana di Genova. Saranno necessari circa 5 anni di tempo per realizzare le nuove gallerie che, passando sotto a Via Cantore e Piazza Montano, porteranno la metropolitana di Genova dalla Stazione di Dinegro fino a Fiumara. Un progetto che prevede tre stazioni intermedie al servizio di di centri direzionali: il Matitone e San Benigno, presidi sanitari come l’ospedale Villa Scassi e l’Asl, oltre a permettere l’interscambio con la stazione ferroviaria di Sampierdarena.

“E’fondamentale ampliare la metropolitana e voglio ricordare che per il tratto da Canepari a Pallavicini i fondi sono già stati accordati”, dichiara l’assessore ai trasporti del comune di Genova Matteo Campora, “ed abbiamo un progetto per la nuova linea da Dinegro a Fiumara la cui idea è nata circa un anno e mezzo fa. E’necessario dare una risposta al ponente che si affianca ai Quattro Assi senza dimenticare Via Col a servizio del WTC e della zona di San Benigno; la seconda stazione nei pressi di Villa Scassi sarebbe utile per l’ospedale mentre quella di Piazza Montano sarebbe collegata all’interscambio tra treni e autobus. Questo progetto è stato pensato per l’estensione della metropolitana a ponente; è un’infrastruttura costosa ma sarebbero molte le persone che ne usufruirebbero senza dimenticare che è veloce e sostenibile. La stazione della zona Col avrebbe una banchina unica centrale ricordando che parteciperemo al bando che uscirà a breve e siamo già pronti con un progetto molto bella che darà continuità al trasporto pubblico; il progetto costerà circa 400 milioni e sarà terminato tra il 2026 ed il 2027 ma saremo più precisi quando tutto ciò sarà definitivo”.

“Il ministero finanzia le opere del trasporto pubblico e si completa la rete della metropolitana guardando a ponente”, prosegue l’assessore, “e avremo la costruzione di 14 unità di trasporto per la metropolitana della Valpolcevera. La stazione di Canepari sarà inaugurata a fine 2023 e l’amministrazione porta avanti il progetto che coinvolge il San Martino con uno studio di fattibilità che però è datato ed occorre rivederlo; uno dei nostri obiettivi è quello di aprire la stazione di Terralba a San Fruttoso ed il cantiere di Piazza Martinez sarà attivo fino al 2024. Tutti questi progetti sono finanziati nella loro totalità da fondi ministeriali e per 150 milioni dal PNRR; sarà proprio la parte di Corvetto ad essere realizzata grazie alle risorse del PNRR e saranno fatto sopralluoghi da chi si aggiudica il progetto. Vogliamo estendere la linea fino a Prato ma la priorità è Fiumara ed useremo gallerie esistenti ma soprattutto scavi nuovi; l’attivazione di Terralba non causa modifiche per il progetto di Martinez e le officine di Trenitalia saranno mantenute. Da Dinegro a Fiumara avremo un percorso di circa 900 metri che cambierà la viabilità della zona”.

“Tra il 2027 ed il 2028 avremo la metropolitana a Sampierdarena partendo da Dinegro fino a Fiumara con quattro fermate : Dinegro, Cantore, Stazione Ferroviaria e Fiumara; il nostro obiettivo è andare oltre con un disegno preciso. Noi vorremmo andare a Levante dal San Martino alla Valbisagno fino a Prato senza dimenticare la Valpolcevera; abbiamo una soluzione condivisa con gli abitanti e le attività commerciali. Il progetto che lega Dinegro a Fiumara prevede una linea totalmente nel sottosuolo ed abbiamo già un programma realizzato da Rina per il quale chiederemo i fondi e quando li avremo ci sarà il prospetto definitivo; è fondamentale collegare le fermate di Via Cantore e Piazza Montano con i parcheggi di interscambio del PinQua. Tutto ciò è una chiave di volta e avremo ben sette di questi parcheggi all’uscita dell’autostrada; due sono già stati finanziati e coinvolgono la zona di levante a Nervi ed il casello di Genova est nella zona della Valbisagno senza dimenticare le aree in disuso nei pressi della stazione di Sampierdarena. Per questi progetti useremo fondi specifici per le metropolitane e a breve partirà un bando del ministero per il quale presenteremo un piano di lavoro; saranno anche impiegate risorse del PNRR e fondi statali per circa 400 milioni per la realizzazione dello skymetro della Valbisagno”, conclude Matteo Campora.

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10 agosto 2022 pubblicata Procedura aperta per l’affidamento in appalto dei servizi integrazione progetto fattibilità tecnico economica, progettazione definitiva, per realizzazione SKYMETRO – prolungamento metropolitana val Bisagno

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15 luglio 2022. Skymetro, pubblicata la prima gara: fine lavori nel 2027. Il Comune di Genova ha pubblicato la prima gara relativa all’estensione della metropolitana in Valbisagno da Brignole a Molassana, progetto finanziato dal ministero dei Trasporti con 398 milioni di euro. Il bando, che parte da un importo di 9,5 milioni, servirà ad assegnare il servizio di project management, direzione dei lavori e coordinamento della sicurezza. Si tratta del primo passo di un percorso che, stando al cronoprogramma incluso nello studio di fattibilità tecnico-economica firmato dallo studio InArPro, porterà al pieno esercizio dei 6,7 chilometri di nuova realizzazione alla fine del 2027. La linea, come noto, avrà un binario unico che si sdoppierà in corrispondenza delle stazioni. L’intera tratta sarà coperta da pannelli fotovoltaici a elevata efficienza che produrranno l’energia elettrica necessaria al suo funzionamento. Si potranno montare sulla struttura circa 7.500 pannelli, per una potenza installata pari a 3 megawatt. I treni saranno quelli già in servizio sulla metropolitana: 80 metri di lunghezza e una capienza di 442 passeggeri per un totale di 8.840 posti offerti all’ora. L’intero tratto tra Brignole e Molassana (e viceversa) si potrà percorrere in 11 minuti a una velocità commerciale media di 37 km/h. La frequenza prevista è di 6 minuti nelle fasce orarie di punta.

Intanto emergono nuovi dettagli sull’opera e in particolare sull’aspetto che avranno le nuove stazioni. Sette quelle previste dal progetto, tutte in sponda sinistra (ma ci sono alcune alternative progettuali) a partire dall’attuale capolinea di Brignole: Marassi, in corrispondenza di via Angeli del Fango davanti allo stadio; Parenzo, tra il piazzale e i giardini Cavagnaro; Staglieno, all’altezza del cimitero; Adriatico, tra via Laiasso e ponte Carrega; Bligny, tra il ponte Guglielmetti e il piazzale; San Gottardo, tra la Sciorba e ponte Gallo; Molassana, davanti alla cava, che fungerà da capolinea e deposito per i treni in attesa del prolungamento verso Prato, che non è stato ancora finanziato e sarà studiato in una seconda fase.

Le fermate, come tutta la linea, saranno sopraelevate a un’altezza di 6,15 metri dal livello della strada e avranno un’unica banchina centrale tra i due binari, accessibile con scale tradizionali e ascensori. Il collegamento con la sponda destra, la più densamente abitata tra Staglieno e Molassana, sarà assicurato semplicemente da ponti e passerelle pedonali esistenti con la possibilità di creare percorsi protetti dedicati. Una delle novità è che ci sarannotre nuovi parcheggi di interscambio (oltre a quello nella rimessa di via Bobbio): uno nelle vicinanze di piazzale Adriatico, in un’area da espropriare nei pressi del viadotto Bisagno, uno alle Gavette e un altro a Molassana nell’ex cava davanti a ponte Fleming.

Le pile, collocate a distanza di 32 metri l’una dall’altra, poseranno in parte sulla strada e in parte sull’argine del Bisagno, con un ingombro massimo di 1,25 metri verso l’alveo. Avranno forma circolare con diametro di 2 metri. L’impalcato avrà una larghezza di circa 8 metri che diventeranno 13 in corrispondenza delle stazioni. L’intera struttura avrà un’altezza di 13 metri dal livello della strada.

In un solo punto sarà necessario costruire direttamente in alveo, e cioè a Sant’Agata, a monte del piano ferroviario di Brignole. L’ipotesi preferenziale prevede una diramazione a doppio binario sorretta da quattro pile che scenda con una curva lungo l’asse di corso Galilei per poi seguire l’andamento del torrente da ponte Castelfidardo in avanti. Una soluzione che, secondo i progettisti, consentirà di mantenere intatte le alberature presenti e al tempo stesso di non peggiorare le prestazioni complessive della nuova linea.

Il cronoprogramma  prevede circa tre anni di lavori a partire dall’estate del 2024. La tabella di marcia prevedeva in realtà l’avvio della progettazione definitiva già quest’estate (la gara non è ancora stata avviata) e l’inizio delle procedure di gara per l’appalto integrato tra un anno.

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Filobus ed elettrificazione trasporto pubblico su gomma

Pubblicata il 29 giugno (scadenza offerte il 31 luglio) la gara per l’acquisto di 112 filobus e 27 autobus da 18 metri grid-emotion flash a trazione totalmente elettrica con ricarica plug-in.

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21 marzo 2023 – Al via il progetto degli Assi di Forza per il trasporto pubblico locale della Città di Genova: è stato firmato il contratto d’appalto integrato, del valore di 177 milioni di euro, tra il Comune e la RTI (Raggruppamento Temporaneo d’Impresa) formata da ICM (mandataria capogruppo), Leonardo e Colas Rail.

Il contratto comprende la progettazione esecutiva e la fornitura di opere civili, impianti e infrastrutture tecnologiche e prevede la realizzazione di un sistema filoviario a zero emissioni inquinanti operante su quattro direttrici per una copertura efficiente ed ecologicamente sostenibile del territorio genovese da Levante a Ponente e nelle valli, attraversando il centro. I lavori, finanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e in parte coperti dai fondi del PNRR, inizieranno nel 2023.

«Con l’affidamento dei lavori – dichiara l’assessore alla mobilità integrata e trasporti del Comune di Genova, Matteo Campora – parte ufficialmente la fase operativa del progetto Superbus-4 Assi di Forza, di riorganizzazione e modernizzazione del nostro trasporto pubblico locale. Parliamo di un nuovo sistema di trasporto elettrico basato sul rinnovamento della flotta, l’acquisto di 145 mezzi e la riqualificazione delle rimesse: linee strategiche di intervento che, messe a rete, ci consentiranno di dotare Genova di un trasporto pubblico più efficiente e ad emissioni zero: un traguardo che farà della nostra città in un modello nazionale di sostenibilità ambientale».

145 tra filobus e bus elettrici e oltre 300 pensiline e fermate intelligenti serviranno i 96 chilometri dei 4 assi (Asse Centro, Asse Levante, Asse Ponente, Asse Val Bisagno). Il progetto potrà contare sulle migliori soluzioni hi-tech sviluppate da Leonardo, basate su architetture e sistemi secure-by-design capaci di contrastare anche la minaccia cibernetica: monitoraggio delle corsie riservate, anche attraverso algoritmi di videoanalisi evoluta e intelligenza artificiale per l’elaborazione dei dati, e preferenziamento semaforico (funzionalità per la gestione dinamica della priorità semaforica a favore dei mezzi pubblici) per garantire velocità di percorrenza elevata e rispetto degli orari e delle frequenze; paline informative, display multimediali per migliorare la qualità dell’esperienza di viaggio; emergency call point alle fermate per la chiamata di aiuto in supporto ai disabili, per incrementare accessibilità e inclusività del servizio. I 4 Assi di Forza utilizzeranno inoltre i sistemi di sicurezza più evoluti; il tutto integrato e gestito tramite le piattaforme di Leonardo per il monitoraggio e la protezione di dati e asset strategici, installate nella attuale centrale operativa della AMT (Azienda Mobilità e Trasporti) di Genova.

Ma la grande novità è la tecnologia flash charging, che sarà applicata ai bus elettrici sulla linea Val Bisagno e permetterà di ricaricare i mezzi sfruttando il tempo di salita e discesa dei passeggeri alle soste e al capolinea, senza impatto sull’orario e sulla velocità del trasporto. Nessun impatto, inoltre, sul paesaggio, poiché il sistema flash charging non necessita di cavi per l’alimentazione, rispettando i vincoli estetici, architettonici e urbanistici del territorio. Grazie all’integrazione delle informazioni provenienti da stazioni di ricarica, sistemi di monitoraggio del traffico e sensori on-board, inoltre, sarà possibile avere in ogni momento informazioni aggiornate sullo stato di alimentazione dei mezzi elettrici e sul tempo necessario per la ricarica.

Sono in corso i lavori di prolungamento della metropolitana di Genova, lungo la nuova tratta che si svilupperà dall’attuale capolinea di Brin fino alla nuova stazione di via Canepari – piazzale Palli a Certosa (Municipio V). La nuova linea si svilupperà fuori terra sul rilevato ferroviario esistente, per una lunghezza di circa 550 metri oltre a 200 metri di tronchino di inversione, all’interno di un tunnel formato dalle barriere antirumore, per la mitigazione dell’impatto acustico dell’opera.

Il 6 marzo è iniziata una nuova fase di lavori: le attività sulla linea coinvolgeranno anche il capolinea di Brin, dove è previsto l’abbattimento del tronchino di inversione.

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14 ottobre 2022 Entra nel vivo il progetto dei quattro assi di forza del trasporto pubblico a Genova. Il Comune di Genova ha pubblicato la gara d’appalto per la progettazione esecutiva e i lavori suddivisi in due lotti. Il primo comprende gli assi Centro, Levante e Ponente oltre che al parcheggio di interscambio in via delle Campanule (che viene indicato ancora come “opzione”), mentre l’asse della Valbisagno sarà oggetto di un secondo lotto. Attualmente è già in corso la progettazione delle nuove rimesse Staglieno e Gavette, mentre il deposito del Levante sorgerà al posto dello stadio Carlini.

“Con l’uscita della gara di appalto integrato dopo alcuni mesi di lavoro di progettazione, viene mantenuto l’obiettivo di aggiudicare i lavori entro fine 2022 e iniziare i cantieri nel 2023“, si legge in una nota del Comune. In realtà l’intenzione originaria, come chiarito dall’assessore Matteo Camporadurante una commissione consiliare nel giugno 2021, era iniziare i lavori entro la fine del 2021. In ogni caso, visto che parte delle risorse arriva dal Pnrr, l’opera dovrà essere tutta completata nel 2026.

Il primo lotto in gara prevede un importo complessivo di quasi 137 milioni di euro (di cui 129 milioni per l’esecuzione dei lavori), oltre a quasi 15 milioni per l’opzione del parcheggio di interscambio a Quarto. Per il secondo lotto, quello della Valbisagno che sarà interessata anche dal progetto dello Skymetro, sono disponibili altri 44,4 milioni (41,6 per l’esecuzione dei lavori). Tutti gli interventi sono finanziati dal pacchetto di 471 milioni complessivi concessi dal ministero delle Infrastrutture e coperti in parte coi fondi del Pnrr. Per il “quinto asse”, quello della Valpolcevera, si pensa a un project financing con bus elettrici proposto da Iren.

Il progetto definitivo, realizzato da Italferr, prevede due tipi diversi di veicoli, come concordato col ministero. Sui tre assi di LevanteCentro e Ponente saranno utilizzati filobus con tecnologia Imc (in-motion charging), in grado di marciare per metà del percorso staccati dalla bifilare, che sarà mantenuta nel tratto già esistente. In Valbisagno si punta invece su bus elettrici che si ricaricano con un sistema flash charging in maniera ultraveloce alle fermate senza bisogno di cavi aerei. Il nuovo parco sarà composto da 145 tra filobus e bus elettrici da 18 metri, che saranno acquistati a partire dal 2023.

In totale la rete delle linee di forza si estenderà per 96 chilometri da Levante a Ponente e nelle valli, attraversando il centro. I capilinea saranno a Voltri, Prato, Marassi (piazza Galileo Ferraris) e Nervi (via del Commercio). Secondo il Comune, “le corsie riservate e il preferenziamento semaforico garantiranno velocità di percorrenza elevate, rispetto delle frequenze, tempi minimi di arrivo a destinazione”. Le nuove fermate (oltre 400) saranno completamente sostituite e riammodernate garantendo accessibilità, sicurezza e confort con una tecnologia all’avanguardia che sarà in grado di fornire a tutti informazioni sul viaggio.