Continuiamo la serie di interviste ad amministratori locali che si occupano della mobilità nelle città monitorate dall’Osservatorio Mobilità Urbana Sostenibile (quelle precedenti, agli Assessori alla Mobilità dei Comuni di Bari, Bergamo, Bologna, Cagliari, Prato, Firenze ed al Vicepresidente ANCI, sono raccolte nel volume A CONFRONTO CON GLI AMMINISTRATORI LOCALI ed.2a), poi sono seguite quella all’Assessore del Comune di Genova e quella all’Assessore del Comune di Parma.

Questa volta a rispondere alle nostre domande è l’Assessore alle Infrastrutture, Mobilità e Protezione Civile del Comune di Napoli, Edoardo Cosenza.

A partire dagli strumenti di pianificazione dei trasporti già approvati (Piano comunale dei trasporti, Piano generale del traffico urbano, Programma urbano dei parcheggi, Piano della rete stradale primaria e Piano delle 100 stazioni), l’Amministrazione comunale ha avviato la predisposizione del Piano urbano della mobilità sostenibile (PUMS) del Comune di Napoli, con l’obiettivo di definire, in un orizzonte temporale di medio-lungo periodo, gli interventi necessari a soddisfare i fabbisogni di mobilità della popolazione, contribuire alla riduzione dei livelli di inquinamento atmosferico e acustico, contenere i consumi energetici, aumentare i livelli di sicurezza del trasporto e della circolazione stradale, riorganizzare la distribuzione delle merci in città.

Nel 2016 è stato approvato un primo documento – il cosiddetto livello direttore – che ha definito gli obiettivi strategici da perseguire nonché le azioni di carattere gestionale da intraprendere e partendo dal quale si è pervenuti, nel 2021, all’adozione del PUMS del Comune di Napoli successivamente aggiornato e riadottato nel 2025 al fine di garantire il necessario allineamento e coordinamento con le scelte contenute nel PUMS della Città metropolitana di Napoli approvato a fine 2023 e di aggiornare lo stato di avanzamento delle opere pubbliche e degli interventi già inseriti di particolare interesse per lo sviluppo sostenibile della città.

Il suddetto strumento ha delineato diversi ambiti strategici di intervento che influiscono, positivamente sull’impatto della mobilità privata sul congestionamento stradale e sulla vivibilità urbana.

L’azione cardine e, probabilmente, di maggiore impatto sulla mobilità di Napoli riguarda il potenziamento della rete di trasporto pubblico in sede fissa e sede propria, si fa quindi riferimento al TRM Trasporto Rapido di Massa, attraverso il completamento del sistema delle linee metropolitane (chiusura dell’anello della linea 1, potenziamento della linea 6 in esercizio dal 2024, ecc), la previsione di nuove connessioni del centro con le aree collinari attraverso sistemi ettometrici (intermodale Vomero, people mover/monorotaia area orientale e del tratto Cardarelli-Capodimonte), la realizzazione di un intervento di infrastrutturazione della zona orientale con sistema BRT (Bus rapid transit) di collegamento dell’Ospedale del Mare con il centro città attraverso interscambi con stazioni della linea 1, il potenziamento, con interventi di raddoppio, delle linee Cumana ed Circumflegrea. Interventi sono previsti anche al fine di controllare la forte componente di traffico dovuta allo scambio tra Napoli e i vari Comuni della Provincia. Su tale punto il PUMS prevede, l’attrezzaggio, in luoghi strategici del territorio ai limiti dell’area urbana, di nodi di interscambio/cerniere di mobilità atti a consentire la sosta a tariffa agevolata ai cittadini che sistematicamente dai comuni limitrofi entrano a Napoli.

Ulteriori strategie contenute nel PUMS sono già state attivate in tema di mobilità smart e sostenibile nonché in tema di sharing mobility. Allo stato sono attivi sistemi di sharing con monopattini e bici elettriche. Si prevede di avviare analoghe procedure di car e scooter sharing.

È, inoltre, in corso l’attuazione (seconda fase di sperimentazione) del progetto Mobility as a service (Maas) quale nuovo modello di mobilità volto a favorire l’integrazione tra i vari sistemi di trasporto pubblico e privato, anche diversi da quelli tradizionali, forniti da operatori diversi fruibili con facilità dall’utente finale attraverso un unico canale digitale.

È poi in aumento l’offerta di mobilità dolce attraverso la realizzazione di nuovi tratti di pista ciclabile connesse con le stazioni della metropolitana e con le grandi infrastrutture pubbliche per l’istruzione e la cultura (interventi PNRR).

Sono, infine, in corso le procedure per la redazione e l’approvazione del Piano urbano della logistica sostenibile (PULS) al fine di mettere in pratica azioni di modifica del traffico generato da veicoli destinati alla distribuzione urbana delle merci attraverso l’ottimizzazione del fattore di carico dei mezzi, la riduzione del numero dei veicoli soprattutto di grandi dimensioni nonché delle relative percorrenze.

Sono state, altresì avviate le procedure per l’aggiornamento del vigente Piano generale del traffico urbano (PGTU).

Non di secondaria importanza il potenziamento ed ammodernamento della rete tramviaria (PNRR) lungo la direttrice costiera est-ovest (tram del mare).

 

All’interno del PUMS i diversi interventi previsti, raggruppati in 14 ambiti, sono stati divisi in due scenari: uno di breve-medio periodo (2030) e uno di medio-lungo periodo (2035).

In particolare, in relazione all’ambito Potenziamento della rete TPL in sede fissa e in sede propria, nello scenario di breve-medio periodo, si prevedono alcuni interventi di grande impatto in relazione al trasferimento modale da trasporto privato a TPL. Tra questi riveste particolare importanza il Completamento della linea 1 e l’ampliamento della linea 6 per la tratta Mostra-Campegna,  la realizzazione di un primo stralcio dell’intervento di infrastrutturazione della zona orientale con sistema BRT (Bus rapid transit), per la tratta Ospedale del Mare – via Tribunali/Centro direzionale da realizzarsi in corsia riservata, gli interventi di potenziamento (mediante raddoppio) delle linee Cumana ed Circumflegrea, la realizzazione di alcune fermate funzionali al completamento delle linee metropolitane urbane.

Si segnala, inoltre, che sono stati già realizzati diversi interventi sempre finalizzati al potenziamento della rete TPL: l’attivazione di una prima tratta della linea 6, l’attivazione della stazione Centro direzionale della linea 1, l’attivazione della rete DAS in parte delle stazioni della linea 1. La linea 1 è stata, altresì, potenziata con l’immissione di 10 nuovi treni mentre per la linea 6 ne è stata avviata la produzione. Con riferimento al TPL su gomma si è già proceduto all’acquisto e alla messa in esercizio di nuovi bus elettrici (anche in questo caso si tratta di finanziamenti PNRR) e alla contestuale ammodernamento dei depositi con la dotazione di punti di ricarica e testto fotovoltaico.

 

Per quanto riguarda la mobilità ciclabile, sono in corso i lavori di estensione della rete cittadina per circa 35 km di percorsi ciclabili, finanziati dal PNRR, con l’obiettivo di collegare in modo efficiente sedi universitarie e stazioni metropolitane e ferroviarie. 3 gli ambiti di intervento: area settentrionale-Scampia, area nord occidentale (Pianura-Soccavo); area orientale (S. Giovanni a Teduccio, Ponticelli).

Per quanto riguarda le Zone 30, in particolare intorno alle più importanti polarità e ai maggiori luoghi di interesse. Esse saranno attuate con gradualità e mettendo in campo i provvedimenti delle “porte d’accesso”.

Per quanto riguarda le ZTL, Le zone a traffico limitato e le aree pedonali nella città di Napoli sono concentrate in quattro municipalità (Municipalità 1 Chiaia, Posillipo, S. Ferdinando, Municipalità 2 Avvocata, Montecalvario, Porto, S. Giuseppe, Pendino, Mercato, Municipalità 4 Vicaria, S. Lorenzo, Poggioreale, Municipalità 5 Vomero, Arenella), e ricomprese per la maggior parte all’interno del Sito Unesco centro storico.

L’idea è quella di valorizzare anche la dimensione delle Municipalità di Napoli come “aree di vicinato”, grazie al combinato disposto di zone 30, e di corridoi ciclo-pedonali, dove gli abitanti “sparpagliati” possono ritrovarsi in una nuova comunità.

Su questa linea di intervento si valuta la possibilità per alcuni comparti strategici della città di Napoli di attivare i “blocchi ’15”, prevedendo preliminarmente delle macrovalutazioni che permettano di evidenziare le opportunità per i cittadini nel raggiungere in appena 15 minuti (a piedi, in bici, o in micro mobilità) comparti significativi della città in partenza (o in arrivo) rispetto ai grandi attrattori cittadini.

Inoltre, in considerazione del ruolo di grande attrattore turistico svolto dalla città di Napoli, con delibera di giunta comunale n.111 del 24 marzo 2025 il Comune di Napoli ha istituito in via definitiva quattro Zone a Traffico Limitato per i Bus Turistici (“Centro Storico”, “Posillipo”, “San Martino” e “Toledo – Decumani – Carmine”), subordinando l’accesso dei veicoli al pagamento di un ticket.

 

Il Comune di Napoli sta mettendo in atto azioni e politiche per la riduzione degli inquinanti nel territorio cittadino con un programma di azioni per il miglioramento della qualità dell’aria che comprende sia interventi infrastrutturali, di potenziamento delle rete su gomma e su ferro, sia interventi di miglioramento dell’offerta del trasporto pubblico locale (completamento della rete metropolitana e sostituzione del parco rotabile su gomma e ferro) e di offerta di servizi di sharing mobility, sia provvedimenti viabilistici, interdittivi della circolazione per alcune categorie di veicoli inquinanti.

L’obiettivo è quello di potenziare l’offerta di trasporto pubblico e di sharing mobility, per auspicare uno spostamento modale in favore di sistemi di mobilità più sostenibili.

 

L’amministrazione attraverso i dati di incidentalità stradale ha condotto una prima macrovalutazione utile per individuare le arterie stradali urbane che presentano una condizione di pericolosità diffusa, mettendo in campo da un lato interventi di manutenzione della rete stradale esistente, dall’altro di incremento della sicurezza stradale mediante l’installazione di dossi, attraversamenti pedonali rialzati e bande sonore, oltre ad iniziative di educazione stradale nelle scuole.

La città di Napoli aderisce inoltre alla settimana europea della mobilità sostenibile, con iniziative sulla sicurezza stradale effettuate in collaborazione con la polizia Stradale, con campagne di sensibilizzazione per una guida sicura, presso istituti scolastici di secondo grado.

Interventi di realizzazione di nuove infrastrutture ciclabile ciclabili (bike lane e percorsi ciclabili).

 

Tra gli obiettivi prioritari per lo sviluppo del Comune di Napoli guardando sia al contesto urbano che metropolitano c’è senza dubbio il potenziamento del trasporto pubblico, con particolare attenzione al Trasporto Rapido di Massa (più tratti e stazioni delle linee metropolitane, più treni e quindi corse più frequenti, orari prolungati, ammodernamento tecnologico, connessione tra i grandi hub Porto-Aeroporto-Alta Velocità, connessione ed implementazione delle linee di trasporto regionale su ferro, ecc.) che comporterà conseguentemente la riduzione della pressione sulla città di Napoli del traffico su gomma, riduzione dell’inquinamento, miglioramento dei servizi per il cittadino ed il turista, ecc.