E’ nato un comitato che mette in discussione l’idea di mobilità che l’amministrazione comunale sta portando avanti. Un’idea della quale, con un’estrema semplificazione, se non banalizzazione, è divenuto simbolo un comunissimo cordolo giallo, divenuto oggetto di dibattito. Ma ovviamente il tema non è il cordolo in sé. Sul piatto ci sono due visioni diverse di città, una prettamente autocentrica, come del resto Messina è sempre stata fino a oggi, e una più “green”, più vicina ai dettami europei secondo cui, nel prossimo decennio, bisognerà ridurre l’utilizzo di auto e moto nei centri urbani.
Pomo della discordiai cordoli installati da qualche settimana sul corso Cavour e sul viale San Martino. Dopo le feroci polemiche sui social, adesso c’è anche una petizione lanciata su change.org, in cui si chiede all’Amministrazione di “fermare i cordoli delle piste ciclabili”.
A promuovere la raccolta firme è il “Comitato degli esercenti e dei residenti del Centro di Messina”, i cui membri lamentano “già insostenibili gravi danni all’economia e alla circolazione stradale della città a causa delle misure adottate dalla Giunta e ancor più da quelle già programmate tipo ZTL, Cordoli, Piste ciclabili incongrue rispetto alla conformazione territoriale e sottrazione inopinata di sempre più parcheggi per i cittadini residenti e consumatori”.
La petizione, lanciata il 12 settembre, dal titolo “Fermate i cordoli delle piste ciclabili – “NO” ZTL – “SI” Parcheggi pubblici di supporto”, ha raccolto al momento 138 firme.