Sono cinquantasei le strade più “pericolose” della città, per numero di incidenti e pedoni e ciclisti coinvolti. Via Padova, per esempio, che in cinque anni ha totalizzato 479 sinistri, ha raggiunto il primo posto. Mentre bisogna scendere a 83 incidenti, per arrivare alla cinquantesima posizione occupata da via Imbonati.
L’elenco, posizione per posizione, è frutto di uno studio di Amat, l’agenzia comunale che si occupa di mobilità, che ha estrapolato i dati degli incidenti nel periodo compreso dal 2017 al 2021. Per stilare la lista è stato preso in considerazione non solo il numero di sinistri per via, ma anche l’incidentalità che ha coinvolto pedoni e ciclisti. Tre classifiche che sono poi state aggregate per ottenerne una finale, che si basa sia sul totale degli incidenti ma che tiene anche in conto, allo stesso tempo, il maggior peso dell’incidentalità sui pedoni e sui ciclisti.
Per questo, ad esempio, viale Monza, pur totalizzando un numero di scontri superiori a via Padova, 520 contro 479, scende alla seconda posizione sulla base del minor numero di incidenti che hanno coinvolto gli utenti più deboli. In via Padova, infatti, sono stati investiti 105 pedoni e 90 ciclisti. Mentre in viale Monza sono stati 48 e 79.
Amat ha estratto le prime 50 posizioni della classifica aggregata, anche se nello studio sono presenti più di 50 strade in quanto alcune hanno ottenuto un pari punteggio.
Sullo studio si è basato il Comune per scegliere su quali assi posizionare 16 nuovi autovelox, tenendo conto dell’incidentalità e delle regole della normativa in vigore che stabilisce dove possono essere ospitate telecamere fisse.
Sul podio, guadagna un infelice terzo posto via Ripamonti: 460 incidenti in cinque anni, 59 pedoni coinvolti e 39 ciclisti. Si scende di cento sinistri in via delle Forze Armate, dove gli scontri sono stati 360, di cui 79 con pedoni e 30 con le biciclette. Viale Umbria occupa il quinto posto (297 scontri, 54 persone a piedi coinvolte e 35 sulle due ruote). Segue viale Tibaldi con 286 incidenti. Mentre al settimo posto sono due strade a pari merito per ilcalcolo dei tre parametri: viale Certosa e via Melchiorre Gioia. La prima ha totalizzato 392 incidenti ( 58 pedoni e 26 ciclisti), la seconda 329 (31 pedoni e 48 ciclisti).
Dal centro alla periferia. Le strade più pericolose per incidenti attraversano tutti i quartieri. Al diciannovesimo posto, per esempio, c’è Corso Magenta con 146 incidenti. Un numero decisamente più basso rispetto ai primi in classifica. Ma in proporzione gli utenti deboli della strada coinvolti sono molti e rappresentano circa un terzo degli scontri: 21 pedoni e 35 ciclisti. Corso Venezia è invece al ventesimo posto con 217 incidenti, che hanno coinvolto 56 utenti sulle due ruote. Tra le strade più pericolose per chi pedala, c’è poi via Carlo Farini, nel Municipio 9. Al decimo posto, con 233 incidenti in cinque anni, è tra le vie con un numero di ciclisti coinvolti più alto: 48. Il quadruplo rispetto alle ultime in classifica. In Corso Sempione, invece, al quindicesimo posto della lista di Amat, gli incidenti sono stati 239. Spicca anche per numero di scontri, il centrale corso XXII Marzo: 248 sinistri, 42 pedoni coinvolti e 27 biciclette. In periferia, invece, vanno annoverate via Giambellino, al 12esimo posto, con 229 incidenti e via Lorenteggio, a metà classifica, con 177 sinistri.
Anche delle ultime strade in lista, però, non c’è da andarne fieri rispetto ai parametri di incidentalità. Pur totalizzando punteggi molto più bassi rispetto alle strade che occupano le posizioni più in alto nell’elenco, sono comunque tra le prime cinquanta strade più “ rischiose” della città. Viale Tunisia, per esempio, che è la 49esima in classifica, di incidenti ne ha totalizzati 102, con 25 ciclisti coinvolti. Strada piuttosto battuta da chi si muove sulle due ruote, per la presenza della ciclabile e la prossimità con l’asse di corso Buenos Aires, recente e frequentatissima pista per le biciclette. Viale Beatrice d’Este è al 46esimo posto con 150
fonte: Repubblica Milano