Una squadra di vigili che avrà il compito di pedalare avanti e indietro lungo le piste ciclabili per multare il parcheggio selvaggio. Questa è una delle misure che Palazzo Marino sta mettendo a punto per migliorare la sicurezza dei ciclisti milanesi.
Si parte, con sei mesi circa di ritardo, entro la fine dell’anno. Il provvedimento conterà una decina di uomini e donne della polizia locale appositamente formati e distribuiti su turni diurni. I sindacati avevano chiesto, a suo tempo, di ripristinare le pattuglie in monopattino sperimentate durante il Covid, ma Palazzo Marino ha preferito mettere tutti in sella. « Si sta preparando il pacchetto sulla mobilità di cui si è parlato con le associazioni e questo è un primo step » , spiega l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli. Un dossier che al capitolo “più vigili nei quartieri” si incrocia con un altro, quello sulla sicurezza, che ha la supervisione dell’ex capo della polizia Franco Gabrielli, chiamato dal sindaco per una super consulenza (a titolo gratuito).
I due protocolli dovrebbero essere pronti per dicembre, intanto il Comune cerca di rassicurare i ciclisti che ormai scendono in piazza con frequenza settimanale. L’ultima partecipata manifestazione è di due giorni fa: una “catena umana” lunga mille metri e formata da circa 700 persone si è piazzata a difesa della pista ciclabile in viale Monza, nel tratto compreso tra via Martiri Oscuri e piazzale Loreto. Lo scopo? Proteggere la ciclabile dal parcheggio selvaggio. Tommaso Goisis fa parte della rete “ Città delle persone” che ha organizzato la protesta e che da più di un anno chiede risposte alla giunta in termini di sicurezza stradale: «Bene i vigili a controllo delle piste ciclabili, e bene che siano in bicicletta, così si rendono conto meglio della situazione» . Che, soprattutto in viale Monza e in corso Buenos Aires è fuori controllo: più che piste ciclabili sono percorsi a ostacoli, pericolose gincane dove ogni due-trecento metri, per schivare auto e furgoni in sosta vietata, si rischia il pelo con le auto che sfrecciano nellacorsia accanto. Non a caso, ha fatto il giro del web l’immagine di un tir posteggiato per un’ora proprio nella corsia riservata alle due ruote. «Il provvedimento era stato promesso a giugno — continua Goisis — quindi speriamo si recuperi velocemente il tempo perso».
Venerdì a parlare con i manifestanti c’era l’assessora alla Mobilità Arianna Censi, la quale ha garantito un giro di vite sulle multe. Per il parcheggio sulle ciclabili, certo, ma anche sui parterre alberati e sui marciapiedi. Perché, allargando lo sguardo, la questione della sosta selvaggia è una piaga sulla quale il Comune vorrebbe fare di più. « A Milano — spiega Goisis — ogni giorno ci sono circa 80-100 mila auto in sosta illegale tollerata » . Ecco perché il Comune vuole aumentare sensibilmente il numero di multe, che fanno bene alla circolazione e al bilancio. «L’anno scorso abbiamo registrato un 40 per cento di contravvenzioni in più in generale sulla sosta irregolare rispetto al 2021, il trend è in crescita e vogliamo continuare così » , dice Granelli. Intanto le associazioni, ma non solo, chiedono di dare un’accelerata al Piano urbano dei parcheggi che è nei cassetti degli uffici comunali da un bel po’ di tempo. « Se sindaco e amministrazione hanno coraggio, noi siamo in prima fila per sostenere ogni misura».
fonte: Repubblica Milano