Ogni giorno mandrie di auto private stazionano sui marciapiedi di Milano. City car, utilitarie, berline e suv ostacolano la mobilità dei cittadini. Infrazioni molto spesso tollerate.

Ora qualcuno si pone il problema. « Se puoi parcheggiare ovunque è più facile comprare una macchina. Usarla molto di più, creare più traffico, incidere sull’insicurezza stradale » evidenzia Tommaso Goisis, milanese di 34 anni. Attivista di “Sai che puoi?”, la campagna di mobilitazione civica che ha promosso “Via Libera”, una grande mappatura dei veicoli in sosta selvaggia prevista per giovedì 16 maggio. « Percorreremo più di 2000 chilometri di vie per censire il numero di soste irregolari in città. I parcheggi verranno divisi in tre categorie: marciapiede, aree verdi e carreggiata. Del resto si tratta di un unicum in Italia».

L’adesione al progetto ha sorpreso persino gli stessi organizzatori. Seicentocinquanta persone dalle 18 alle 22 si muoveranno in squadre da due o da tre per fornire una fotografia completa degli stazionamenti irregolari. «Il fenomeno delle soste illecite riguarda tutti — spiega ancoraGoisis — .

L’obiettivo non è colpevolizzare il singolo ma far comprendere ai cittadini e alle istituzioni che siamo di fronte a un grosso problema».

I pass residenti, concessi gratuitamente dal Comune, sono comunque in numero maggiore rispetto ai parcheggi disponibili. Stando ai dati raccolti nel 2023 da “ Sai che puoi?” e “Clean Cities Campaign Italia” a Milano ne sono stati rilasciati 400 mila a fronte dei 297 mila spazi adibiti alla sosta su strada.

Il test per mappare le soste selvagge ha già avuto una prima fase, tra lo scorso dicembre e gennaio di quest’anno, e ha preso in considerazione le zone di Dergano e Città Studi. In 42 chilometri percorsi a piedi, gli stazionamenti su marciapiede registrati sono stati 1.048. Con un numero di auto dei residenti elevato (sono quasi 50 ogni 100 abitanti) a Milano entrano da fuori ogni giorno circa 650 mila veicoli. I metri quadri che occupano sostando sono quasi 5 milioni, ovvero 12 volte Parco Sempione.

E se i numeri sono impressionanti la proposta della mobilitazione civica è chiara. « È scientificamente provato che con una minor offerta di parcheggi l’auto continuerebbe a venir utilizzata solo da chi non può farne a meno per motivi lavorativi o di salute. Creando spazio per le persone, per i mezzi pubblici e per la mobilità attiva», spiega chi organizza la rilevazione. “

Sai che puoi?” propone al Comune tre i priorità da conseguire nel Piano sul traffico urbano entro fine mandato della giunta, nel giugno 2027, per restituire alle persone lo spazio pubblico.

La prima è di eliminare tutta la sosta illegale, posizionando dissuasori fissi o altri elementi che impediscono il parcheggio e progressivamente trasformare le aree liberate dalla sosta illegale in spazi verdi, pedonali o ciclabili.

Poi ridurre l’offerta di parcheggi in strada di 20 mila posti all’anno, per un totale di 80 mila posti in meno entro il termine del mandato.

Ancora, introdurre un sistema di tariffe annuali per il pass auto residenti per valorizzare lo spazio pubblico.

Un sistema che secondo i promotori permetterebbe di riequilibrare l’utilizzo degli spazi di sosta in strada e favorirebbe la mobilità sostenibile, incoraggiando i residenti a cercare alternative all’auto. Anche il tema del rafforzamento dei controlli è centrale. Se le soste selvagge rimangono impunite, ogni cittadino è incentivato a correre il rischio.

fonte: Repubblica Milano