Il giorno nero del traffico questa settimana è stato martedì. Dalle 8 alle 9 del mattino, per percorrere appena 10 km tra le strade cittadine, di media gli automobilisti hanno impiegato 38 minuti e 10 secondi. È l’ora di punta peggiore. Le colonne di automobili hanno iniziato a ridursi solo dopo le 10, per poi tornare a infestare dii traffico la città attorno alle 18.
Mentre il primato del giorno più trafficato del 2023 è del 15 dicembre. Code, traffico e rallentamenti. Dieci chilometri in media sono stati percorsi in 36 minuti e 30 secondi. Il piede sul freno e la velocità ridotta persino sotto i fatidici 30 all’ora per una buona parte del tempo.
I dati provengono dallo studio della viabilità di TomTom, l’azienda di software per navigatori satellitari che ogni anno produce una classifica delle città in base all’indice di traffico. I tempi e le velocità di viaggio si basano su dati raccolti in modo anonimo dai conducenti all’interno dell’area metropolitana più ampia e del centro di Milano, lungo l’intera rete stradale, comprese le strade a scorrimento veloce.
I tempi di viaggio nel capoluogo lombardo, secondo TomTom, sono aumentati lo scorso anno. I dati suggeriscono che l’intervallo medio impiegato per percorrere 10 km è cresciuto di 20 secondi: nel 2023 sono stati necessari 28 minuti e 50 secondi di media per smaltire 10 chilometri di arterie stradali. E anche per questi primi mesi del 2024, il traffico non arretra. Nella classifica stilata da TomTom Milano è la quarta città più trafficata al mondo. Al primo posto c’è Londra, poi Dublino e Toronto. I tempi e le velocità di viaggio si basano su dati di tutto il pianeta e coprono 551 miliardi di chilometri.
Nelle ore di punta a Milano si viaggia con una media di 17 chilometri all’ora. Ben al di sotto dei fatidici 30 all’ora di cui molto si discute. Ci vogliono mediamente 36 minuti al mattino per percorrere 10 chilometri e 35 la sera, tra le 18 e le 19. Parliamo di 17 o 18 minuti in più rispetto al normale. Solo al mattino presto o a tarda sera, si riesce a viaggiare con una velocità che arriva ai 50 chilometri all’ora. Nel resto della giornata, si oscilla sempre tra i 15 e i 40.
Per ridurre i tempi di viaggio nelle ore di punta, va cambiato il mezzo con cui ci si sposta. L’analisi di TomTom mette a confronto le auto con bici, monopattini e scooter. I mezzi meno convenienti sono le quattro ruote. In bici si attraversa Milano a una velocità che oscilla tra i 17 e i 24 chilometri all’ora, in monopattino tra i 19 e i 25, e in motorino tra i 22 e i 40 all’ora. Con i mezzi alternativi si impiegano sempre meno di 35 minuti per percorrere i dieci chilometri.
Ma quanto tempo in più hanno trascorso gli automobilisti guidando nelle ore di punta nel corso dell’anno, ipotizzando percorrenze di 10 chilometri al giorno? La rispostaa: 137 ore, 5 giorni e 17 ore. Numeri destinati a salire per chi compie quotidianamente tragitti più lunghi.
Altro calcolo interessante è sul risparmio di tempo e soldi che gli automobilisti otterrebbero modificando le abitudini di viaggio. Prendendo sempre come parametro i 10 chilometri quotidiani, con un giorno di smartworking a settimana, si risparmierebbero all’anno 57 ore di viaggio, 149 euro e 179 chilogrammi diCo2 . Lavorando da casa tre giorni a settimana, invece, si potrebbero destinare ad altro 170 ore, 447 euro e si risparmierebbero più di 500 chilogrammi di Co2 dispersi nell’aria.
Guidare nel traffico, infatti, influenza il tempo, le risorse economiche e la sostenibilità ambientale. Il conducente di un’auto a benzina che percorre i suoi 10 chilometri al giorno, trascorre alla guida 276 ore l’anno (di cui 137 nel traffico), produce 902 chilogrammi di anidride carbonica e spende ben 751 euro. Per chi ha un’auto diesel, quest’ultimo numero si riduce a 631 euro l’anno, ma il risultato non cambia.
fonte: Repubblica Milano