Due scuole, in via Corridoni e in via Gattamelata. È da qui che partirà il progetto delle zone a 30 all’ora da realizzare davanti alle scuole.
Un piano voluto nell’ambito delle misure che puntano a tutelare ciclisti e pedoni e che mostrerà i primi segni concreti da settembre, per l’inizio delle lezioni.
Saranno una decina gliinterventi più incisivi: quelli, cioè, che cambieranno non solo la viabilità attorno alle scuole ma anche l’assetto del quartiere. A questi ne seguiranno altri, con l’obiettivo di arrivare a un centinaio di vie ( o tratti di via) a bassa velocità.
I lavori occuperanno tutto il mese di agosto e i primi due cantieri saranno in via Corridoni (zona centrale con un’alta concentrazione di strutture scolastiche) e in via Gattamelata.
Il Comune sta disegnando il dettaglio dei progetti, ma, come da linee guida della task force scelta ad hoc dal sindaco, gli strumenti per rallentare i quartieri saranno diversi: incroci con quattro attraversamenti pedonali, dissuasori della velocità (i cosiddetti “cuscini berlinesi”), parcheggi per bici e monopattini proprio in prossimità delle intersezioni, marciapiedi più larghi. Un puzzle di piccole azioni che dovrebbero però generare una ricaduta significativa sulla zona.
E se da un lato si frenano le auto, dall’altro si progettano nuovi percorsi ciclopedonali. In canna, infatti, c’è anche un biciplan con pediplan annesso: Palazzo Marino vuole cioè riordinare e integrare la rete di corsie riservate a chi si sposta pedalando o a piedi definita nel Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile risalente al 2018.
Per farlo, a breve inizierà una serie di incontri nei Municipi, per capire quali siano le esigenze oggi. Non si tratta solo di realizzare piste ciclabili, ma più in generale di mettere in sicurezza interi assi stradali.