Un altro passo verso il trasporto pubblico ecologico: è stata appena aggiudicata la gara indetta da Atm per la fornitura di 260 autobus elettrici e la loro manutenzione in full service per dieci anni. Le prime consegne sono previste entro il primo trimestre del 2025 e tutti i restanti autobus saranno consegnati entro giugno 2026 (in linea con le scadenze imposte dal PNRR).  Un’operazione da 205 milioni di euro che fa parte del piano “Full Electric”, attraverso il quale tutte le linee saranno diesel free entro il 2030.

Il traguardo intermedio è il 2026: fra tre anni si attaccherà alla corrente la metà della flotta degli autobus Atm, 600 su un totale di 1.200.

Intanto, il bando dei 260 è stato aggiudicato a Iveco Bus per 153 e-bus da 12 metri e a Solaris Bus per 105 mezzi elettrici da 18 metri, gli Urbino 18.

 

Ad oggi i bus elettrici in circolazione sono 250 (ai quali se ne aggiungono circa 290 ibridi), distribuiti su 19 linee, e se si contano tutti i mezzi, tram compresi, il 70 per cento del trasporto pubblico è green, alimentato da fonti rinnovabili.

Il piano ha un valore complessivo di un miliardo e mezzo, di cui una parte — 250 milioni di euro — è finanziata con fondi Pnrr. Avere tutti i mezzi elettrici dovrebbe tradursi, in termini di qualità dell’aria, nell’abbattimento delle emissioni di Co2 pari a 75 mila tonnellate annue, con una riduzione del consumo di gasolio di 30 milioni di litri all’anno.

Di pari passo con l’ecoconversione della flotta, poi, deve viaggiare anche la trasformazione delle infrastrutture. A partire dai depositi attrezzati. Il primo ad essere stato abilitato per ospitare e gestire i bus elettrici è stato, nel 2018, quello di San Donato: qui oggi sono già attive 65 colonnine “plug-in”, a cui se ne aggiungeranno nei prossimi mesi altre 25, oltre a due nuovi punti di ricarica rapida.

Nello storico capannone del Giambellino con la facciata tappezzata da 10 mila piante, ci sono invece 50 colonnine di ricarica, che entro fine anno diventeranno 75, e 2 charger veloci. Viale Sarca, invece, ha già 75 colonnine con due punti di ricarica veloce, mentre dal prossimo anno inizierà la riconversione dell’impianto di via Palmanova.

Due nuovi spazi, invece, saranno realizzati in viale Triboniano e in viale Toscana. Quest’ultimo sarà il primo in Italia, spiegano da Atm, ad avere alcune caratteristiche particolari: infrastruttura tecnologica, sostenibile e indipendente a livello energetico, disporrà di 20 mila metri quadrati tra piano terra e due piani sotterranei dove ospiterà 100 e- bus. Il tetto del deposito sarà un ampio spazio verde a disposizione dei cittadini.

Gli autobus, però, non si ricaricano solo quando si ritirano in deposito, ma hanno bisogno anche durante il servizio: così ai capolinea di viale Zara, piazza 4 Novembre e della stazione di Lambrate, Atm ha installato 14 ricaricatori rapidi: il bus si posiziona sotto il pantografo che, attraverso il comando Wi-Fi, si connette al mezzo per effettuare il rifornimento in cinque minuti. E poi, le pensiline: sono circa una sessantina le fermate con tetti fotovoltaici, alimentate a energia solare e autonome dal punto di vista energetico.

Fonte: Repubblica Milano