Una sola richiesta: pensare all’aria. Come scritto su tanti cartelli esposti da mamme e papà per chiedere che i loro figli respirino “aria pulita”. In oltre un centinaio hanno partecipato al presidio in largo Cairoli – “Vietato respirare” – per dire che a Milano “non si respira, si pensa solo agli affari e non alla salute” e che servono misure urgenti per combattere l’inquinamento perché l’aria pulita è un diritto.

La manifestazione è stata organizzata da diverse associazioni come Genitori Antismog, Movimento Beni Comuni Milano, Legambiente, Massa Marmocchi – in bici a scuola, Sai che puoi?, Ultima Generazione ed Extinction Ribellione alla quale hanno partecipato anche gruppi politici, da Europa Verde, al Movimento Cinque Stelle e il Pd.

Genitori AntiSmog è nata nel 2001 da un gruppo di genitori che protestavano contro il consiglio di tenere in casa i bambini per difenderli dalle concentrazioni di inquinanti nei giorni di ripetuto sforamento delle soglie. – ha spiegato il presidente dell’associazione Simone Pantalei, come riporta Mianews -. Oggi, dopo 22 anni, i consigli sono gli stessi e siamo di nuovo in piazza. Sono padre di 4 bambini, viviamo a Milano in zona periferica. Tutti gli spostamenti li facciamo in bicicletta. Abbiamo richieste sia per il Comune che per la Regione. Chiediamo di iniziare politiche di medio e lungo termine per risolvere questo problema della Pianura Padana.

È incredibile che la Regione abbia ottenuto dall’Unione europea una proroga di 10 anni per lo sforamento degli obiettivi di qualità dell’aria. Come genitori siamo preoccupatissimi. L’amministrazione milanese anche deve fare il suo: bisogna investire in alternative per non usare i mezzi privati inquinanti, investire nel trasporto pubblico”.

Fonte: Milano today