Le concentrazioni di biossido di azoto in viale Brianza (48 microgrammi per metro cubo), scendono a 35 nella vicina via Beroldo, dove c’è una scuola con una «strada scolastica», ovvero senza auto. Bambini e studenti delle scuole che invece si trovano in viale Bodio, viale Corsica e viale Giovanni da Cermenate respirano lo stesso livello di veleni che si concentrano lungo quei viali molto trafficati: e questo comporta «un aumento stimato del rischio di asma nei bambini e giovani del 48 per cento e di infezioni respiratorie acute nei bambini del 36 per cento».

Le nuove mappe dell’inquinamento da biossido di azoto a Milano sono state elaborate dai ricercatori che collaborano con l’associazione «Cittadini per l’aria». A raccogliere i dati sono stati centinaia di volontari, grazie a 650 strumenti che misurano l’inquinamento installati tra balconi, finestre, giardini. Grazie alla mappa interattiva (consultabile a questo link da smartphone) ogni milanese può digitare il proprio indirizzo e verificare quali siano le concentrazioni di biossido di azoto nella strada dove vive o lavora. A partire dalle rilevazioni tra scuole e dintorni, l’associazione spiega: «Togliere il traffico serve anche a distanze ravvicinate».

Il biossido di azoto è un inquinante legato in particolare ai motori diesel e ha effetti fortemente infiammatori. I danni alla salute sono un dato scientificamente accertato da decenni. L’Oms raccomanda di non superiore la media annuale di 10 microgrammi per metro cubo; la legge attuale prevede una soglia molto più alta (40), che verrà però dimezzata dalla nuova direttiva europea sulla qualità dell’aria. Rispetto a queste soglie, la media nel 2023 a Milano è stata di 44. Le mappe dei «Cittadini per l’aria» permettono però di avere una conoscenza molto più dettagliata dei livelli di smog nella propria zona.

 

L’impatto dell’inquinamento a livello micro-locale è stato esaminato anche in un recente studio dell’Ats, che per Milano ha stimato 1.300 decessi all’anno attribuibili all’inquinamento. «Questi numeri possono sembrare astratti, ma non lo sono — spiega Anna Gerometta, presidente di Cittadini per l’Aria —.  Facciamo uno sforzo di immaginazione, proviamo a pensare che nel 2024 a Milano 1.300 persone che conosciamo bene muoiano per problemi respiratori o di cuore: il sindaco e la giunta del Comune (13 persone), il presidente della Regione e la sua giunta (17 persone), i consiglieri dei municipi milanesi (279 persone), i consiglieri comunali (48) e i consiglieri regionali (80), i consiglieri della Città metropolitana (24), i senatori, i deputati e gli eurodeputati eletti in Lombardia (96 persone), più i sindaci dell’area metropolitana (582 persone) e delle province di Lecco e Como». Si tratta, appunto, di circa 1.300 persone.

La ricerca dell’associazione (elaborata dal comitato scientifico di cui fanno parte Luca Boniardi, del Dipartimento di scienze cliniche della Statale, e Federica Nobile, dell’Unità operativa di epidemiologia ambientale del servizio sanitario del Lazio) certifica che nei parchi si respira aria migliore anche se vicini a strade molto trafficate. «A Milano 110 mila bambini e ragazzi frequentano quotidianamente scuole su strade con concentrazioni di inquinanti fortemente nocive per la loro salute e il loro sviluppo».

Fonte: Corriere.it