Non dovranno più montare i sensori per l’angolo cieco i mezzi pesanti che circolano all’interno dell’Area B. Il tribunale amministrativo regionale della Lombardia (Tar) ha accolto il ricorso di Assotir contro i provvedimenti di palazzo Marino che dal 1° ottobre ha imposto ai mezzi pesanti di dotarsi delle tecnologie.
“Gli atti impugnati vanno annullati in ragione dell’incompetenza del Comune ad adottarli”, si legge nella sentenza. “È palese che un dispositivo volto a scongiurare incidenti in danno di pedoni e ciclisti”, prosegue la sentenza, “risponda a un’esigenza di ordine pubblico e sicurezza”.
Secondo il Tar dovrebbe essere lo stato a legiferare su questi temi. “Gli atti impugnati vanno annullati in ragione dell’incompetenza del Comune ad adottarli – conclude la sentenza -. Il predetto annullamento coinvolge i veicoli di categoria M2 ed M3 destinati al trasporto di persone e quelli di categoria N3, destinati al trasporto merci con massa superiore a 12 tonnellate. Quanto ai mezzi di categoria N2 (trasporto merci con massa superiore a 3,5 tonnellate, ma inferiore a 12 tonnellate), essi sono raggiunti dall’annullamento in quanto la previsione impugnata si riferisce loro è inscindibilmente connessa con quella relativa ai mezzi di categoria N3”.
Il comune, comunque, sembra essere intenzionato a portare la questione davanti al Consiglio di Stato. “Riteniamo questa misura essenziale per proteggere i ciclisti e pedoni e dare più sicurezza a coloro che utilizzano in maniera sempre più frequente le due ruote o si muovono a piedi – ha commentato l’assessora alla mobilità di palazzo Marino Arianna Censi -. Penso comunque, al di là di ciò, che non sia più rimandabile un intervento da parte del governo, in modo da introdurre questa misura in tutte le città per tutelare chi percorre le strade in bicicletta e a piedi”.
Si fa sentire anche il cartello di “Città delle persone”: «Abbiamo sin da subito sostenuto il provvedimento emanato dal Comune di Milano in seguito alla terribile serie di persone investite e uccise da persone alla guida di mezzi pesanti — dichiarano Ilaria Lenzi e Massimo Lafronza — . Il Tar non entra nel merito, obietta sulla competenza: il problema andrebbe risolto alla radice, per tutto il territorio, con una norma nazionale che definisca l’obbligo di installare subito i sensori per i mezzi pesanti che transitano in contesti urbani: per questo ci rivolgiamo alla presidente Meloni, al ministro delle Infrastrutture Salvini e al Parlamento affinché nel nuovo codice della strada attualmente in discussione venga inserita una norma chiara in tal senso».
Claudio Magliulo, direttore per l’Italia della campagna Clean Cities, ha commentato:
”La delibera sui sensori per l’angolo cieco dei mezzi pesanti era già un compromesso (secondo noi un po’ al ribasso).
Vedremo come andrà il ricorso al Consiglio di Stato.
Ma a questo punto, se io fossi il sindaco Sala, semplicemente utilizzerei i miei poteri in materia di tutela della salute pubblica per vietare completamente l’accesso dei mezzi pesanti ad Area B in quanto mezzi inquinanti, il che è ampiamente dimostrabile. Si potrà ancora entrare con i camion elettrici, naturalmente, che però al momento rappresentano esattamente lo 0% della flotta logistica, per cui ci sarà poi tempo di modificare la legge.
Nel frattempo, poiché a differenza di Assotir non siamo irragionevoli, sarà possibile concedere esenzioni limitate nel tempo a quegli autotrasportatori che si munissero di dispositivi per il controllo dell’angolo cieco, i quali potranno continuare ad entrare anche con mezzi inquinanti, per qualche anno.”
La presa di posizione dei Genitori Antismog.
Fonte: Milano Today e Repubblica Milano