Firmato l’Accordo di programma per il progetto che dovrà interrare i binari ferroviari che arrivano nel cuore della città a piazzale Cadorna, allargare il parco Sempione e rimettere mano alla piazza disegnata da Gae Aulenti.
Si tratta di Fili Cadorna, la proposta presentata dall’operatore privato Ceetrus Italy, promossa dalla Regione e che vede coinvolte anche Ferrovie Nord e Fnm.
Operazione di partenariato pubblico privato. Dove per una volta si parte dall’interesse pubblico per presentare un progetto che avrà chiaramente anche le sue ricadute per il privato. In questo caso l’interesse pubblico come ha scritto il sindaco Beppe Sala nella lettera in cui dichiara l’adesione all’accordo di programma è «l’occasione per la città di sanare una frattura urbana dovuta all’attraversamento dei binari ferroviari che si estendono fin nel cuore storico della città, mediante la copertura degli stessi e l’espansione dell’area verde di Parco Sempione, polmone verde cittadino, andando a ricucire una porzione significativa del tessuto urbano consolidato e a migliorare il sistema di intermodalità del traffico ferroviario, metropolitano e veicolare anche mediante la riqualificazione di piazzale Cadorna».
Lo sviluppo urbanistico prevede, infatti, un ampliamento del parco mediante un sistema di piazze pubbliche, percorsi pedonali, vie di interconnessione ciclabile e corridoi verdi. Una porzione della piastra sarà destinata alla «Fabbrica per l’ossigeno», un progetto ambientale sviluppato d’intesa con il Politecnico, che prevede la sperimentazione di tecnologie avanzate per il miglioramento della qualità dell’aria. Il progetto prevede anche la riqualificazione della Fossa dei serpenti, l’area di parco Sempione tra le vie Emilio Zola, Milton, Moliere, Alemagna e Gadio storicamente defilata e utilizzata principalmente come zona di passaggio e di parcheggio abusivo.
Su piazzale Cadorna si lavorerà sull’ampliamento della zona pedonale, la riorganizzazione del sistema ciclabile e «una nuova soluzione di gestione del traffico». L’unica cosa destinata a salvarsi è l’Ago e il Filo di Oldenburg e van Bruggen. In cambio di tutto questo, l’operatore privato potrà realizzare opere residenziali, commerciali e direzionali con quote da decidere.
È solo il primo passo di un progetto complesso, la maggior parte delle aree risulta sottoposta a vincolo paesaggistico e secondo il Piano di governo del territorio le aree risultano principalmente destinate a «infrastrutture ferroviarie esistenti» con l’esclusione della possibilità di realizzare nuova volumetria privata.
«Nei prossimi mesi bisognerà lavorare alle valutazioni e agli approfondimenti necessari — dice l’assessore all’Urbanistica Tancredi — ma certo il progetto di risistemazione di quell’area è molto rilevante e in grado di cambiare il volto di un quadrante significativo della città». «È la prima volta che viene introdotto il partenariato pubblico privato — dice Carlo Masseroli, ad di Nhood Italia e già assessore all’Urbanistica con Moratti —. Si tratta di un progetto molto significativo per la città che ha l’ambizione tra l’altro di allargare il parco Sempione e trasformare la stazione in un polo intermodale di caratura internazionale».
fonte: Corriere.it