Un milanese su tre, una volta a settimana, utilizza la bicicletta per spostarsi. Ma già nell’hinterland la percentuale di chi pedala scende dal 30 al 27 per cento.
Nel capoluogo lombardo, dunque, la frequenza degli spostamenti in bici sta crescendo. Anche se l’automobile è ancora il mezzo preferito: anche per i piccoli viaggi entro i 5 chilometri, il 45 per cento dei milanesi continua a utilizzare l’auto privata settimanalmente. Il 44 per cento fa uso anche dei mezzi pubblici.
Mercoledì, in commissione a Palazzo Marino, sarà presentata da Andrea Franchini, titolare di Outofthebox, la ricerca “ I milanesi e la bicicletta: utilizzi, ostacoli e opportunità di crescita. I risultati di un’indagine quantitativa nell’area di Milano e Monza”, finanziata dalla Camera di commercio che ha selezionato il progetto nell’ambito della “ Call for solutions: Innovazioni in Volata 2022” per lo sviluppo di soluzioni innovative nel mondo bike.
La ricerca, che ha testato un campione di età compreso tra i 18 e i 64 anni, stima che nel mese di marzo 2023 siano circolati circa 860 mila ciclisti tra le province di Milano, Monza e Brianza. Di questi, circa 330 mila erano a Milano.
Significa che in media pedalano 27-37 mila ciclisti al giorno (a seconda che si consideri il totale dei giorni o i soli giorni feriali) nelle due province, e 11- 14 mila al giorno nella città di Milano. « La bicicletta — spiegano i ricercatori — viene utilizzata più dai maschi, ed è diffusa in maniera omogenea per le varie fasce d’età, con una leggera prevalenza di giovani».
In media ogni famiglia milanese possiede 2,3 biciclette. Il parco bici stimato per le due province è pari a 4,3 milioni di mezzi. Le due ruote non sono però tutte utilizzate, né pronte ad essere utilizzate: il 22 per cento, pari a 1 milione di mezzi, risulta inutilizzato o non funzionante, con un’anzianità media di 8 anni. Gli utilizzatori effettivi, che la usano almeno una tantum, sono 700 mila a Milano città.
La tipologia utilizzata maggiormente è quella muscolare (80%), solo il 6 % usa una eBike, mentre il 14% ha dichiarato di non possedere una bicicletta.
Un dato da sottolineare riguarda le infrastrutture: per oltre il 50% del campione, le ciclabili rappresentano un servizio disponibile nelle vicinanze di casa ( entro 5 minuti in bicicletta). A Milano città solo il 53% delle persone intervistate possiede un box privato, il 30% ha a disposizione rastrelliere per biciclette. « Gli ostacoli principali all’uso — spiegano — sono non tanto le distanze ma la mancanza di infrastrutture.
La loro assenza mette in pericolo sia la sicurezza del ciclista nel tragitto, sia la sicurezza delle biciclette, che senza parcheggi adeguati sono spesso oggetto di furti».
Negli ultimi cinque anni il 38% del campione ha subito almeno una volta un furto di bicicletta. A Milano città la percentuale sale al 47 per cento. « Il furto può rappresentare un forte deterrente alla scelta di iniziare ad utilizzare la bici nei propri spostamenti abituali ma anche per un possibile investimento in un mezzo di fascia medio-alta o in una eBike».
Per il 70 per cento degli interpellati è importante che siano presenti parcheggi sicuri per le biciclette, mentre i potenziali miglioramenti per l’efficienza e per l’aumento di infrastrutture ciclabili e pedonali sono una priorità per il 50 per cento degli intervistati. La metà del campione crede nella necessità di un maggior utilizzo della bicicletta per risolvere il problema dell’inquinamento.
Attualmente a Milano ci sono 312 chilometri di itinerari ciclabili, di cui circa un terzo protetto tramite cordoli o altri espedienti. Ma sono in progetto altri chilometri di piste ciclabili, che tra qualche anno potranno portare a raggiungere quasi quota 400.
Il “Biciplan Cambio”, inoltre, punta a collegare Milano con l’hinterland e i diversi Comuni tra di loro, attraverso una rete di 750 chilometri da completare entro il 2035.
Fonte: Repubblica Milano