Piazza Castello è pronta. Il percorso pedonale che dal Duomo porta al Castello Sforzesco, passando per via Dante, è arrivato a compimento. Mancano solo gli ultimi ritocchi: la posa della particolare seduta davanti all’ingresso principale del Castello e il riposizionamento dei due chioschi bar sui due emicicli.
Poche settimane ed entro la primavera si darà addio alla lunga fase di cantieri. « È la prima e più grande isola pedonale di Milano dai tempi di via Dante e ora, grazie anche ai fondi europei con cui sono stati realizzati i lavori, piazza Castello è pronta a tornare completamente a disposizione delle persone — spiega l’assessore al Piano quartieri, Pierfrancesco Maran. — È uno tra i progetti più ambiziosi per Milano, qui ormai dieci anni fa abbiamo chiuso la strada al traffico e, successivamente, abbiamo iniziato a cambiare lo spazio pubblico attraverso nuove soluzioni di urbanistica tattica » .
Era il 2017 quando il Comune ha lanciato il concorso internazionale di idee per individuare lo studio di architettura capace di proporre il progetto migliore per l’area.
I lavori, iniziati nel 2021, sono stati eseguiti in tre fasi per ridurre l’impatto sulla vivibilità dell’area. Nella prima fase via Beltrami è stata trasformata in piazza pedonale, con pavimentazioni in pietra, sedute e chioschi, mentre nella seconda fase nell’emiciclo destro della piazza è stata creata una nuova area verde con ampie aiuole, alberature e arbusti. Infine, nell’emiciclo sinistro della piazza, è stato rigenerato lo spazio davanti al Castello, con nuovi alberi e una superficie pedonale drenante che si integra con il Parco Sempione.
I ritardi che si sono accumulati sono dovuti alla scoperta di reperti archeologici. Le mura perimetrali del Castello, le cosiddette “ bastionature”, porzioni di baluardi e mezzelune risalenti al ’500. A quel punto i lavori si sono dovuti fermare per procedere con i rilievi dei ritrovamenti e decidere come proseguire senza intaccare i reperti sottostanti. Un altolà alla piantumazione di alberi ad alto fusto è arrivato, in collaborazione con la Sovraintendenza. Così, in corso d’opera, si è scelto di procedere con il posizionamento di arbusti di più piccola dimensione, che con le radici non scavassero fino a rovinare le antiche mura.
Il progetto, fatta eccezione per la tipologia degli alberi, è rimasto sostanzialmente invariato: tremila metri quadrati di prato, 14 mila arbusti e fiori, 23 specie vegetali e, appunto, 186 alberi in maggior parte aceri, meno 8 mila metri quadrati di asfalto.
«I lavori — spiega Maran — hanno permesso di completare il percorso pedonale che dal Duomo, attraverso via Dante, arriva ora fino alle porte del Castello. Tra le novità principale la pedonalizzazione di via Beltrami, con alberi, panchine e chioschi; insieme ai due emicicli con un terzo nuovo filare alberato attorno al Castello. Non è stata una scelta facile, ci siamo presi qualche critica all’inizio per la pedonalizzazione e abbiamo dovuto far fronte a un esponenziale aumento dei costi che ha causato qualche ritardo. Credo però che questo intervento sia un simbolo della trasformazione di una delle piazze più celebri di Milano e, allo stesso tempo, porti con sé la strategia che ci ha permesso di trasformare tante altre piazze in questi anni».
fonte: Repubblica Milano