«Oggi lo sharing incide sul 4 per cento circa della mobilità — ha spiegato il sindaco Beppe Sala nella diretta Instagram del mercoledì — un numero che non è molto alto, ma è superiore alla maggior parte delle città europee. Dieci anni fa era il 2%, quindi cresce.”

Secondo i dati di Amat, però, nel mese di febbraio, il car sharing ha subito un calo del 13 per cento rispetto allo scorso anno. Per spostamenti più brevi si preferiscono, invece, le moto: lo scooter sharing è usato per 14 minuti al giorno per una distanza media percorsa di 5 chilometri.

Il bike sharing invece è in ripresa e sta tornando ai livelli pre pandemia. Ma anche le due ruote sono comunque sottoutilizzate: ogni bici viene prelevata in media per 1,02 noleggi al giorno e per soli 11 minuti.

Infine, per i monopattini si contano 9.053 noleggi medi giornalieri e una durata media per noleggio di 16 minuti. I prelievi, in questo caso, si sono dimezzati rispetto all’anno scorso, complice, però, il minor numero di mezzi a disposizione degli utenti.

Sono in totale 20.500 i mezzi dedicati allo sharing, circa 146 per ogni 10 mila abitanti. Ci sono 3.430 automobili dedicate al servizio di car sharing, gestite da quattro operatori, 5.430 sono le bici del Bikemi (l’80% a pedalata muscolare e il restante 20% a pedalata assistita). Altre 8 mila biciclette sono del servizio free floating, tutte a pedalata assistita, gestite da quattro operatori. C’è invece un solo operatore per gli scooter con 1.700 mezzi tutti elettrici. Di monopattini, invece, se ne contano solo 2 mila. L’ultimo bando aveva, invece, previsto una flotta massima di 6 mila mezzi in tutta la città. Due operatori, però, non hanno soddisfatto le richieste del bando di gara.

Sui monopattini pende inoltre l’incognita della riforma del codice della strada che prevederà l’obbligo del casco, della targa e dell’assicurazione. Un’ulteriore stretta che potrebbe ripercuotersi anche sui mezzi a noleggio.

« Siamo a un bivio e dobbiamo decidere cosa fare — ha spiegato il sindaco — . Non abbiamo spinto per la diffusione dei monopattini. Siamo consapevoli che sono visti da alcuni cittadini in modo non così positivo, ma sono un mezzo ecologico. Non stiamo facendo altre gare a far crescere il servizio. Noi siamo prudenti ma crediamo che possa essere un servizio per la città, un mezzo utile». Nessun referendum in vista sui monopattini, come è stato fatto a Parigi.

E poi c’è il tema dei conti degli operatori da far quadrare. «Il Comune si sta confrontando con l’associazione Assosharing che sta formulando alcune proposte — ha raccontato Sala — . Loro riconoscono al Comune una tassa di 150 euro al mese per auto e ci stanno chiedendo di toglierla, a fronte della loro disponibilità a migliorar l’offerta anche come espansione di aree servite, ai Comuni limitrofi. Stiamo riflettendo e le loro proposte sono al vaglio degli uffici » .

Molte infatti sono le richieste dei comuni dell’hinterland per estendere il servizio delle auto a noleggio del Comune. Mentre sul fronte bici potrebbero esserci delle novità a breve. Oggi, infatti, il servizio di Bikemi è attivo solo fino a mezzanotte, ma Palazzo Marino è al lavoro per estendere l’orario fino alle due di notte.

«Stiamo lavorando, sempre tendendo conto della sostenibilità, e lo studio ci porta a pensare che si potrebbe estendere fino alle 2 di notte. È in programma anche l’implementazione delle bici a pedalata assistita», ha annunciato. L’altra questione su cui si lavorerà è quella dei parcheggi per evitare il caos dei mezzi in sharing su strade e marciapiedi.

«È assolutamente utile creare parcheggi sotterranei per le biciclette e per gli scooter — ha precisato Sala — . Stiamo cercando di fare gare che prevedano che i fornitori di servizio si dotino di aree di sosta ad hoc indicate dal Comune, di propria gestione».

fonte: Repubblica Milano