Il traguardo è ambizioso: 24 nuovi corridoi ciclabili per un totale di 750 km di piste ciclabili. Biciplan “Cambio” è un progetto che punta a implementare e rivoluzionare la mobilità nell’hinterland milanese, tanto da voler rendere la bicicletta il “mezzo ovvio e quotidiano”.

I nuovi lavori si concentreranno su 5 piste ciclabili (le linee 2, 5, 7, 12 e 15). E proprio questa settimana la Città metropolitana incontrerà i Sindaci dei Comuni coinvolti nella realizzazione delle infrastrutture. I finanziamenti per le prime 5 linee – pari a 50 milioni di euro – sono stati ottenuti da Palazzo Isimbardi attraverso i Piani urbani integrati (Pui) del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

Il 2 luglio 2022 era stato inaugurato il primo tratto – da Milano all’Idroscalo – della pista ciclabile della linea 6, ovvero quella che, una volta terminati i lavori, collegherà la città a Caravaggio, passando per Segrate, Pioltello, Rodano, Vignate, Liscate e Truccazzano.

Il via ai lavori: 5 nuove linee

L’obiettivo è quello di partire con i nuovi lavori a ottobre. Il primo cantiere sarà quello riguardante la linea 2, ovvero quella che collega Milano, Bresso, Cinisello, Sesto San Giovanni e Parco Nord. Poco dopo si comincerà anche con le altre linee. L’ipotesi infatti è quella di operare su più cantieri contemporaneamente. L’ultima tratta su cui si interverrà sarà probabilmente la 12 – quella che da Milano va verso Cusago, Cisliano, Albairate e Abbiategrasso –, ma si parla di un’attesa che durerà solo qualche settimana. La fine dei lavori è prevista per l’autunno del 2025, data in cui le cinque nuove infrastrutture saranno percorribili dai ciclisti milanesi.

“L’obiettivo comune è quello di lavorare nell’interesse delle nostre comunità per realizzare una infrastruttura sicura, bella e sostenibile che si integri con le ciclabili comunali e con le altre modalità di spostamento esistenti – spiega Marco Griguolo, consigliere delegato alla mobilità –. Questa infrastruttura porterà meno emissioni e traffico ma anche più sicurezza stradale. Sono certo che i livelli di incidentalità diminuiranno in misura sensibile, infatti i ciclisti e gli automobilisti non dovranno condividere la medesima sede stradale dato che le nostre 24 linee saranno tutte in sede propria e non promiscua”. Ecologia e sostenibilità, dunque. Ma anche più sicurezza per i ciclisti: i nuovi percorsi saranno infatti separati dalle carreggiate dedicate alle automobili.

Una città sempre più collegata

Il progetto prevede in tutto 4 linee circolari, 16 radiali e 4 greenways che collegheranno i 133 comuni della Città metropolitana di Milano. Le prime due serviranno ai cittadini milanesi per raggiungere luoghi di lavoro e servizi principali – la distanza dai percorsi ciclabili sarà di massimo un chilometro –, mentre le greenways saranno principalmente legate alle attività turistiche e di svago.

Le nuove infrastrutture potrebbero portare anche a uno sviluppo del bike sharing. Alcuni operatori hanno infatti manifestato un interesse ad allargare il raggio in cui è possibile usufruire dei loro servizi. In più, il capoluogo lombardo vuole dare una spinta all’intermobilità: si lavorerà per aggiungere stalli, box e parcheggi per i mezzi in condivisione, specialmente nelle vicinanze di stazioni ferroviarie e capolinea di bus e metropolitane, in modo da agevolare chi si sposta utilizzando più mezzi.