«Troveremo una soluzione» perché «voglio andare avanti». Di fronte allo stop del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti alla Ztl del Quadrilatero della moda, il sindaco Beppe Sala non si ferma e ribadisce la volontà di accendere le telecamere il prima possibile. «Adesso gli uffici stanno lavorando e mi riferiranno nei prossimi giorni». I dirigenti della Mobilità stanno infatti cercando di capire quale sia il modo migliore per modificare il progetto, in modo da avere il via libera da Roma.

Il nodo, spiegato dai funzionari del Mit, è il tempo di permanenza al suo interno, una fascia di tolleranza di 15 minuti che, solo per il primo anno, avrebbe permesso alle auto di entrare e uscire senza prendere la multa qualora non avessero trovato un parcheggio. La deroga era stata chiesta dai commercianti per dare il tempo ai garage presenti all’interno della Ztl di predisporre un sistema di prenotazione: si era partiti da 45 minuti per arrivare poi al compromesso di un quarto d’ora. Secondo il ministero è proprio questo meccanismo che, a normativa vigente, non si può applicare.

Al Comune resta quindi da capire quale possa essere un’alternativa percorribile dal punto di vista delle regole e che non scontenti troppo gli esercenti di via Montenapoleone e dintorni. Intanto la misura, che sarebbe dovuta partire adesso, è rinviata a data da destinarsi. La prossima settimana era già prevista una riunione a Palazzo Marino per aggiornare i titolari dei negozi sull’accensione dei nove varchi a controllo dell’area, ora sul piatto ci sarà la proposta di un progetto rivisto. «Pensiamo che una soluzione si possa trovare», ha detto il sindaco, «non c’è un diniego assoluto nei confronti della Ztl, anche perché non è certo l’unica Zona a traffico limitato d’Italia».

Certo è che con il nuovo Codice della strada che Salvini vuole approvare entro la fine del mese i divieti di questo tipo non avranno vita facile. Lo spiega il consigliere della lista Sala Marco Mazzei, vicepresidente della commissione Mobilità a Palazzo Marino: «D’ora in avanti sarà tutto un tira e molla anche perché con la riforma del Codice tutte le Ztl avranno un meccanismo autorizzativo estremamente più complicato che comporterà anche l’impossibilità di mettere a punto una pianificazione vera sulla mobilità della città».

Ad essere ferma al palo non è solo quella del Quadrilatero: a San Siro c’è una Ztl pronta da molto tempo, ma mai attivata sempre per la mancanza del via libera da parte degli uffici romani. Una questione, quella dei limiti al traffico, così come quella dei limiti alla velocità, che ormai è diventata tutta politica: da una parte c’è il ministro Salvini poco incline ai provvedimenti antitraffico, dall’altra ci sono diversi sindaci che hanno bisogno di mettere paletti alla circolazione di auto e camion nelle loro città. Trovare spiragli nei gangli delle nuove regole non sarà facile.

fonte: Repubblica