È la prima zona del Paese per aree e spazi che fanno gola a grandi e piccoli operatori ed è quella in cui si concentra quasi la metà del mercato italiano. La Milano capitale della logistica, quella cioè dei 155 mila pacchi consegnati ogni giorno, sconta un rovescio della medaglia non da poco: mentre un hinterland allargato che arriva fino a Brescia, Novara e Piacenza soffre il consumo di suolo, il capoluogo lombardo fa i conti con il traffico. E così, in attesa che gli utenti siano meno compulsivi,istituzioni e associazioni di categoria lanciano e sperimentano proposte per limitare gli effetti collaterali dell’ecommerce, della spesa con un click e dello shopping su Amazon.

«Nella regione logistica milanese, che si estende per 50 chilometri oltre il centro, si concentra il 40 per cento del mercato logistico italiano » , spiega il presidente di Assologistica Umberto Ruggerone. « Attorno alla cintura di Milano sorgono i più grandi poli logistici d’Italia e da qui verso l’interno si muovono grandi quantitativi di merce e questo incide pesantementesulla viabilità della città». Una soluzione è quella di regolare il cosiddetto “ultimo miglio”, cioè il percorso che il pacco fa dal centro di smistamento fino alla casa o all’ufficio del consumatore. «Ci sono diverse proposte che con Assolombarda abbiamo presentato non molto tempo fa alla Città metropolitana » .

Qualche esempio: « La possibilità di utilizzare nuove forme di consegna, coinvolgendo le edicole, le tabaccherie, i negozi di prossimità e concentrando il trasporto magari solo in alcune ore della giornata, evitando quelle già congestionate ». Si tratta però, precisa Ruggerone, «di una strategia che va concordata non solo a livello comunale e metropolitano, ma regionale e interregionale » . Serve, insomma, «un piano aggiornato e organico della logistica che permetta di studiare soluzioni nuove». L’utilizzo dei mezzi elettrici è una di queste, «ma servono infrastrutture per la ricarica che non possono essere solo a carico dei privati » . In realtà una strategia simile c’è ed è del maggio 2017: era stata firmata dai governatori di Liguria, Piemonte e Lombardia. L’obiettivo era quello di potenziare l’utilizzo delle rotaie come mezzo di trasporto merci tra i porti liguri e le città interne.

Ed è sulla scia di uno sfruttamento massimo dei binari che si sta muovendo anche il Comune. Spiega l’assessora alla Mobilità Arianna Censi: «Vorremmo sfruttare di più le stazioni cittadine per far arrivare i prodotti il più possibile vicino a destinazione utilizzando la mobilità su ferro ». Una sperimentazione è stata recentemente finanziata dal C40, la rete globale di città attive contro il cambiamento climatico: si è provata la consegna dei pacchi fino a cinque chili con le cargo bike. L’ultimo miglio delle spedizioni dunque, percorso pedalando. Il progetto ha dato risultati sia in termini di riduzione delle emissioni, sia in termini di velocità e agilità di consegna».

fonte: Repubblica Milano