Le auto immatricolate a Milano nei primi due mesi dell’anno diminuiscono, ma per le strade se ne contano ancora molte. Poche rispetto alle altre città italiane, ma decisamente troppe se il confronto si sposta a livello europeo.

Il tasso di motorizzazione in città è di 510 auto ogni mille abitanti, molto inferiore alla media italiana di 666 vetture, ma di gran lunga superiore per esempio a quello di Madrid ( 360), Londra (351), Berlino (337) e Parigi, dove le macchine sono addirittura 250 ogni mille abitanti.

Guardando alle immatricolazioni in città nei primi due mesi del 2024, tuttavia, il calo risulta importante: i nuovi veicoli sono 6.041 ( 2.887 immatricolati a gennaio e 3.154 a febbraio), pari al 21,5 per cento in meno di quelli “ registrati” nei primi due mesi del 2023.

Poco meno della metà dei veicoli immatricolati nei primi due mesi dell’anno, il 47 per cento del totale per l’esattezza, è ibrido: la maggior parte con alimentazione a benzina ed elettrica, pochi a gasolio ed elettrica. Una macchina su tre ( 2.081 auto per la precisione), invece, è a benzina.

Le auto elettriche per la verità sono ancora poche, ma considerando la generale riduzione delle immatricolazioni risultano in crescita: tra gennaio e febbraio ne sono state immatricolate 277, pari al 4,6 percento del totale, a inizio 2023 erano state 290, ma corrispondevano al 3,8 per cento dei nuovi mezzi totali.

A colpire è soprattutto il drastico calo dei mezzi a gasolio, che nel passaggio da un anno all’altro diminuiscono del 43 per cento: erano 755 a inizio 2023 e sono 430 nel 2024.

Confrontando i dati relativi a giugno 2023 ( Area B è in vigore da ottobre 2022) con quelli dell’anno precedente, infatti, i veicoli diesel, considerati quelli maggiormente inquinanti, sono diminuiti dell’ 8 per cento, passando dal 40 al 32 per cento del totale.

Sono aumentati, invece, gli ingressi delle auto elettriche, salite dal 9 al 14 per cento, e delle auto a benzina, passate dal 41 al 43 per cento. Se è vero che la strada da percorrere per raggiungere i numeri delle maggiori città europee è ancora lunga, è vero anche che il percorso sembra essere quello giusto.

fonte: Repubblica Milano