Colpa, forse, di una segnaletica che in città non si era mai vista prima. La pista ciclabile di corso Monforte, che collega piazza San Babila a Tricolore, appena realizzata, è già bersaglio di polemiche sui social. Nel mirino l’incrocio con via

Visconti di Modrone, dove quattro attraversamenti ciclabili tratteggiati sull’asfalto dell’intersezione pare stiano confondendo gli automobilisti che non sanno da che parte girare. Il punto forse più dibattuto è l’attraversamento ciclabile che da corso Monforte indica alle due ruote di svoltare a sinistra per proseguire lungo la stessa via, cambiando però lato della strada per non finire in contromano. La segnaletica starebbe generando confusione in strada, con più persone che la ritengono “troppo complessa” e poco intuitiva.

Le foto dell’incrocio stanno facendo il giro del web in queste ore, tra detrattori e sostenitori che discutono animatamente sui social. “Purtroppo non è un test per chi ha la precedenza, ma è la realtà”, ironizza un utente su Facebook. “Piste ciclabili, corsie ciclabili e ora persino incroci disegnati a caso”, scrive invece Emanuele. “E’ più facile leggere Kant in tedesco che comprendere la logica di questo incrocio”, argomenta un automobilista.

Anche esponenti di centrodestra si schierano contro. “Milano, nuova “pista ciclabile” di corso Monforte, a voi i commenti”, scrive Alessandro Morelli, sottosegretario del governo della Lega.

Dall’altra parte piovono apprezzamenti dai ciclisti. “Non fatevi ingannare dalle apparenze e dalle solite polemiche degli automobilisti, la nuova ciclabile di corso Monforte è una goduria da guidare!”, scrive Angelo nel gruppo Facebook “Parcheggio Selvaggio e Incidenti Stradali”.

L’assessore di zona del Municipio 1, Lorenzo Pacini, risponde alle polemiche: “Sono semplicemente segnali stradali scritti per terra. Non siamo abituati a vederli. Ma si tratta di normale segnaletica per le biciclette. Fino a ora non si vedevano questi segnali, ma non vuol dire che siano sbagliati o fatti male. Ci sono i semafori che decidono chi ha la precedenza. La segnaletica consente di svoltare sulla circonvallazione per andare dritto e impedire che le biciclette vadano in contromano”.

fonte: Repubblica Milano


La risposta del Comune sull’incrocio con le ciclabili rompicapo: “Tecnica che segue il codice della strada e viene usata a Copenaghen, la differenza è nel colore”

“La ciclabile è stata disegnata seguendo il codice della strada, adottando una soluzione ancora poco utilizzata in Italia”. E’ la risposta di Palazzo Marino alle polemiche sulla ciclabile di corso Monforte, appena realizzata, che in questi giorni hanno alimentato il dibattito sui social. Al centro l’incrocio con via Visconti di Modrone, dove gli attraversamenti ciclabili disegnati sull’asfalto hanno suscitato qualche perplessità tra gli utenti della strada. Ma secondo il Comune la soluzione adottata, piuttosto rara in Italia, è “invece è molto più frequente all’estero”. Ad esempio a Copenaghen, molti incroci già utilizzano questa tecnica.

Lo stupore di chi ha attraversato l’incrocio in questi giorni non sarebbe indice di un “pasticcio” di segnaletiche stradali mal posizionate. L’anomalia del tratto rispetto ad altri percorsi ciclabili è dovuta anche al colore solitamente utilizzato.

“Una differenza è nel colore: il codice della strada – spiegano dal Comune – prevede che si possano fare piste ciclabili in pasta ‘scura’, quindi si possono asfaltare con bitume rosso, mentre formalmente non prevede la verniciatura, anche se utilizzata in qualche altre città italiana”. Per questo particolare caso il settore Mobilità ha chiesto al Ministero dei Trasporti di poter usare la verniciatura della pista e la richiesta è stata autorizzata: “Allo scopo di rendere maggiormente evidente il tratto ciclabile in punti particolari”.

Per quanto riguarda invece la svolta disegnata con la linea tratteggiata, che più ha incuriosito i ciclisti di passaggio e che il codice della strada definisce strisce di guida, “è già presente nel codice e serve a rendere più visibile il percorso sia ai ciclisti, sia alle auto che transitano. Nel caso specifico, chi arriva in bici da San Babila non può proseguire diritto in Corso Monforte e la linea tratteggiata della svolta a sinistra rende più chiaro il percorso da fare”. Insomma un percorso che dovrebbe garantire più sicurezza ai ciclisti.

fonte: Repubblica Milano


Il commento di Claudio Magliulo, direttore di Clean CVities Campaign Italia.


L’incrocio di corso Monforte a Milano spiegato facile

La cosa bella di Internet è che oltre a una marea di fregnacce disinformate e a contenuti seriali beceri fatti solo per fomentare i commenti astiosi dei detrattori, esiste la possibilità di avere una spiegazione semplice ed esaustiva di com’è fatto e come funziona per le biciclette l’incrocio di corso Monforte a Milano, con i suoi attraversamenti ciclabili, le fasi semaforiche e tutto il resto. A questo proposito vi consiglio 3 link:

  1. Il post dell’assessore con delega alle strade e consigliere di Municipio 1 Lorenzo Pacini (che ha fatto anche un disegnino)
  2. L’intervento in Consiglio Comunale del consigliere Marco Mazzei(sintetico e molto chiaro)
  3. Il video esplicativo pubblicato da Massimiliano Tonelli sul gruppo Cantiere UrbanFile (prova pratica di attraversamento dell’incrocio in questione, in tutte le possibili direzioni)

Fonte: BikeItalia