Se ne è parlato per mesi, con il timore per eventuali disagi, ora è lì ben visibile. Corso Buenos Aires, lato numeri dispari: tra via Pergolesi e via Scarlatti sono cominciati i lavori per la riqualificazione, tanto attesa quanto discussa, di quello che entro la fine del 2025 diventerà un vero boulevard, con marciapiedi ampi, sedute, alberi in vaso e una ciclabile tutta rossa.

I lavori dureranno per più di un anno: sono iniziati nel tratto su cui un tempo si affacciavano le Corti di Baires, con i lavori finanziati dagli oneri di urbanizzazione del civico 59 che ormai ospita tante nuove vetrine. Tra la fine di luglio e l’inizio di agosto partirà poi la parte di competenza del Comune, iniziando dai numeri pari di piazza Oberdan per salire verso piazza Argentina.

Il resto del corso sarà completato a tappe, per evitare sia di intasare il traffico, sia di danneggiare i commercianti. Il progetto dei privati, diversamente da quanto ipotizzato all’inizio è stato allineato a quello di Palazzo Marino per dare una resa più omogenea del restyling: prevedeva un verde meno rigoglioso e senza irrigazione, mentre ora è stato conformato a quello del resto del corso che sarà contenuto in grandi vasche e avrà alberi alti fino a 3 metri, concentrati soprattutto da Oberdan a San Gregorio circa dove ci sono meno vetrine. L’alternanza sarà tra fusti più alti e vasi di siepi e arbusti.

Tutto affidato alle cure di un sistema di annaffiatura pensato per non lasciare le piante alla mercé del meteo. Il progetto, così come è strutturato, non esclude che tra qualche anno si opti per una scelta più radicale, come una pedonalizzazione, se pur da realizzare per gradi.

Questo, ad esempio, è ciò che auspica Luigi Ferrario, presidente di Real Baires, l’associazione che rappresenta i proprietari immobiliari della via: «Siamo soddisfatti per il progetto che verrà realizzato, sarà un’importante trasformazione per corso Buenos Aires che diventerà all’altezza delle vie dello shopping europee. Speriamo che in futuro l’amministrazione faccia un ulteriore passaggio, più coraggioso, che è quello di arrivare alla pedonalizzazione. L’organizzazione dei cantieri, per altro, causerà pochi problemi per la scelta di lasciare aperti una parte dei marciapiedi e non interrompere la viabilità».

Il vero effetto dei lavori in corso si vedrà a settembre, con il traffico a pieno regime. Solo fra un paio di mesi si capirà se chi ha sempre paventato la paralisi della circolazione aveva ragione o meno. Anche se manca la parte più importante della rivoluzione urbanistica di zona, cioè il rifacimento integrale di piazzale Loreto. Il ritardo, qui, è di oltre un anno: al momento sono in corso le trattative tra lo sviluppatore e Palazzo Marino per sbloccare il dossier.

I lavori per altre ciclabili in corso

Si lavora tutta l’estate anche per concludere la ciclabile di via Olona: ora gli operai sono al lavoro lungo il primo tratto che va da da Ariberto a via De Amicis, L’obiettivo è avere tutto pronto per l’apertura della M4 che, lungo il suo percorso, vede ancora tanti cantieri, dal centro fino a San Cristoforo, passando dal Giambellino.

Sempre in tema ciclabili, in via Corelli si sta creando un raccordo nell’unico tratto interrotto della pista che dal centro va verso l’Idroscalo.

fonte: Repubblica Milano