Una città ancora più congestionata dal traffico anche se il centro è un po’ più libero dalle automobili. Il trasporto pubblico che, dopo la battuta d’arresto del Covid, inizia a dare segnali di ripresa, mentre gli spostamenti in sharing calano, fatta eccezione per i monopattini, ancora sulla cresta dell’onda. È la fotografia dell’ultimo anno delineata dal dossier di Amat sulla mobilità a Milano aggiornato fino al mese di agosto. Mese per mese, l’agenzia che lavora per Palazzo Marino ha monitorato i cambiamenti nel traffico, gli accessi alle Ztl, l’utilizzo delle linee del metrò e dei mezzi in sharing.

L’indice di congestione va sù

Il primo profilo analizzato è l’indice di congestione, parametro del traffico che misura il tempo di percorrenza stradale in città rispetto a una condizione di assenza di automobili. Da gennaio ad agosto, quasi ogni mese si è registrata una percentuale di congestione più alta rispetto allo scorso anno. Tranne a febbraio e a maggio, quando un leggero calo c’è stato. Ma tolto il confronto con il 2022, fino a luglio di quest’anno, l’indice di congestione ha viaggiato comunque su medie giornaliere del 30 per cento. Ad agosto, mese dei vacanzieri, il traffico è sceso intorno al 10, in aumento però dell’ 1 per cento rispetto al 2022.

Meno ingressi in Area B

La congestione non è strettamente legata al numero di vetture che circolano. Ma è connessa anche ad altri fattori che incidono sulla fluidità del traffico, come la presenza di cantieri o altro. Infatti nell’ultimo anno una riduzione delle automobili circolanti in città c’è stata, ma secondo i dati ha inciso poco sul traffico. A partire dalla Ztl che circonda quasi tutta la città: Area B. Nel primo semestre del 2023 sono stati 646.145 i transiti medi giornalieri: rispetto all’analogo periodo di funzionamento della Ztl del 2022, si traducono in una riduzione dei transiti medi giornalieri pari a meno 1,3 per cento. Mentre risultano dimezzati i veicoli inquinanti entrati in divieto di circolazioneda ottobre 2022. Più in generale sono calate le auto a diesel,mentre crescono le elettriche.

In Area C il 33% è ibrido

Lo stesso sta accadendo nella Ztl della Cerchia dei Bastioni, dove si registra un progressivo cambio del parco auto circolante. In particolare, la percentuale dei veicoli diesel in ingresso in Area C si è ridotto di 7 punti percentuali passando dal 41 per cento registrato nel febbraio del 2022 al 34 per cento nel mese di giugno del 2023. Le automobili ibride rappresentano ormai il 33 per cento dei veicoli che entrano in centro storico. Le elettriche, invece, si attestano intorno al 5- 6 per cento. Mentre le vetture a benzina si aggirano intorno al 25 per cento del totale delle automobili.

Boom dei monopattini

Mentre tutte le tipologie di sharing si trovano in una fase di parabola discendente o, quantomeno, sembrano aver già superato la fase di maggiore espansione in città, l’utilizzo del monopattino continua ad avanzare. Ad agosto, dal lunedì al venerdì, con una media giornaliera di noleggio pari a circa 8 mila prelievi, lo sharing del monopattino è aumentato quasi del 12 per cento rispetto allo stesso mese del 2022. A luglio si sono raggiunti persino picchi di 12 mila noleggi al giorno di mezzi elettrici. La flessione del bike sharing invece si è registrata a partire da maggio, mese in cui la percentuale di utilizzi è scesa dell’undici per cento rispetto all’anno precedente. Anche i noleggi di scooter e automobili sono in lieve calo.

Luci e ombre in metrò

La cicatrice del Covid sta pian piano sparendo e i suoi effetti sul trasporto pubblico locale stanno rientrando. Lo smart working ha sicuramente ridotto una porzione degli spostamenti: fino all’anno scorso ai tornelli delle metropolitane si registravano circa il 20 per cento di passeggeri in meno rispetto al 2019. Ora i pendolari stanno tornando sulle linee del metrò. A gennaio c’è stato circa un raddoppio di passeggeri rispetto allo stesso mese del 2022 ( 51,76 per cento in più): 955 mila accessi alle stazioni, contro le appena 600 mila dell’anno precedente. I passeggeri hanno continuato a crescere e a marzo gli ingressi giornalieri in metrò hanno superato 1,1 milioni di utenti. Ma come si distribuiscono gli accessi tra le diverse linee? A fare da padrone c’è la linea rossa che passa tra Duomo e San Babila, collegando Rho a Sesto Primo Maggio: rappresenta circa il 36 per cento degli spostamenti in metropolitana. A seguire, la metropolitana verde ha il 27 per cento degli ingressi. La gialla ha, invece, la fetta del 24 per cento. La M5 è ancora sottoutilizzata rispetto alle altre. Lo spicchio di passaggi che rappresenta equivale, infatti, al 9 per cento di tutti movimenti in metropolitana. Poco indicativa, invece, la percentuale della Blu ancora incompleta dove gli ingressi oscillano tra il 3 e il 4 per cento. Ma il tragitto è pronto solo a metà: entro il 2024 da San Babila arriverà fino a San Cristoforo, un percorso lungo altri 7 chilometri, che collegherà l’ovest con l’est fino a Linate.

I parcheggi di interscambio

Alla crescita dell’utilizzo dei mezzi pubblici si collega anche un altro dato: l’aumento degli accessi ai parcheggi di interscambio con il Comune di Milano. Secondo l’ultima rilevazione, infatti, sono aumentati di quasi il 12 per cento gli ingressi orari nei parcheggi di Bisceglie, Cascina Gobba, Caterina da Forlì, Famagosta, Lampugnano, Maciachini e Romolo. Sembra, a voler interpretare i numeri, che si stia facendo strada l’abitudine tra chi arriva a Milano in automobile di parcheggiare e poi spostarsi con i mezzi pubblici.

Fonte: Repubblica Milano