Le auto per un giorno fanno largo ai bambini. Oggi in tutta Europa si celebra «Streets for kids», una giornata di mobilitazione promossa da Clean Cities Campaign per chiedere più strade scolastiche e zone a bassa velocità nelle vicinanze delle scuole. Per tutelare l’incolumità dei piccoli, ma anche per incentivare la mobilità sostenibile, migliorare la qualità dell’aria e creare nuovi luoghi per la comunità.
Gli eventi in programma sono cinquecento in Europa e un centinaio in Italia. Anche Milano si mobilita con venti iniziative promosse da associazioni ambientaliste, comitati dei genitori e dagli stessi istituti scolastici. Una rivendicazione festosa con la presenza di tanti bambini, con biciclettate per andare a scuola, girotondi, musica e momenti di animazione. Che, per l’occasione, in alcuni casi prenderanno anche il posto delle lezioni. O meglio, diventeranno occasione per proporre lezioni sull’ambiente e sulla cittadinanza attiva.
Del resto, a Milano, il numero delle strade scolastiche, fra piazze aperte e zone che diventano «car free» negli orari di entrata e uscita da scuola, è cresciuto esponenzialmente: ne sono state inaugurate 14 nel 2024 e altre 5 sono avviate per quest’anno. Ma ora, chiede Clean Cities «è necessario proseguire a ritmo serrato. E serve un indirizzo politico condiviso per accelerare la trasformazione della città, rendendo la comunicazione e la pianificazione degli interventi sempre più chiara ed esplicita in tutte le sue fasi». A Milano ci si ritroverà per festeggiare in via Corridoni, una delle ultime strade pedonalizzate, in piazza Gobetti, in viale Argonne, via Colletta, piazza Leonardo da Vinci, via Ricciarelli, piazza Prealpi e così via. In via Corridoni ci sarà l’inaugurazione del nuovo spazio pedonale creato intorno alla scuola. Ci saranno giochi e disegni sull’asfalto con i gessetti. Fitto il programma in via Beroldo, dove si terrà una colazione condivisa e, a seguire, musica dal vivo, bandiere e festoni. Tanti i «bike to school», verso gli istituti di via Livigno, via Prestinari e anche verso la Scuola Germanica.