La prima vettura della Funicolare di Chiaia è stata riqualificata ed è tornata sui binari. Adesso tocca alla seconda. « L’obiettivo è riaprire l’impianto entro la fine dell’anno» spiega l’assessore alle Infrastrutture e alla mobilità Edoardo Cosenza, che a proposito dei treni annuncia una novità: «La riqualificazione porta a un loro alleggerimento: dunque, potranno trasportare più persone con un aumento della capienza a corsa » , attualmente di 300 passeggeri.
L’impianto Anm che collega Chiaia e il Vomero in tre minuti, 15 mila passeggeri nei giorni feriali e 5 mila nei festivi, è chiuso non senza disagi per la mobilità dal primo ottobre 2022 per la revisione ventennale obbligatoria, pratica rimandata dal 2017 dalla precedente amministrazione fino al numero massimo di proroghe concedibili dall’agenzia ministeriale. « Abbiamo ereditato una situazione complicata – chiarì a ottobre scorso il sindaco Gaetano Manfredi – Bisogna rifare tutto l’impianto praticamente da capo perché ogni componente tecnico va sostituito ».
Tre le gare andate a vuoto tra il 2020 e il 2022, due per mancanza di concorrenti visto l’aumento delle materie prime, la terza perché l’offerta presentata non era coerente con il bando. A giugno 2023 c’è stata l’aggiudicazione alla bresciana Graffer per 7 milioni di euro. Il cantiere inizia a ottobre con lo smontaggio della sala macchine. Il
Verifica delle parti strutturali, la pavimentazione, i vetri, le guarnizioni e le finiture, l’illuminazione e le sedute: i lavori sui due treni “ Napoli” e “ Posillipo” prevedonoun restyling completo.
«Nella prima metà di agosto arriverà la nuova fune – conclude l’assessore – Non dimentichiamo che l’azienda che prima costruiva per la Funicolare non ne ha voluto più sapere di lavorare a Napoli dopo quello che le è capitato negli scorsi anni e che la Graffer non aveva tutti i dati progettuali: nonostante ciò, sta lavorando bene e le attività procedono nei tempi » . Ultimate le lavorazioni, seguiranno prove e collaudi fino al nullaosta. L’obiettivo è riprendere entro fine anno le corse di un impianto importante per la mobilità cittadina, da circa due anni sostituito con navette bus sui cui pesa, tra l’altro, la chiusura di via del Parco Margherita per la ripavimentazione.
fonte: Repubblica Napoli