L’atto che punta a cambiare volto alla fase due del sistema tram di Palermo è arrivato in Consiglio Comunale, l’assessore alla Mobilità Sostenibile Maurizio Carta ha illustrato la proposta di delibera che punta ad inserire un pacchetto di quindici varianti urbanistiche alle linee D, E, F e G. C. Le modifiche mirano non solo a rendere più efficiente il trasporto pubblico ferrato ma anche ad avviare un percorso di rigenerazione urbana che migliori la vivibilità della città. Fra le principali integrazioni proposte all’interno dell’atto c’è un nuovo ponte da realizzare sul fiume Oreto, pensato per collegare l’area del cimitero di Sant’Orsola con quella di via Villagrazia.

C’è un problema. Come spiegato dall’assessore Maurizio Carta in aula, i soldi a disposizione del Comune di Palermo (circa 500 milioni di euro) non basterebbero per completare l’intero secondo stralcio della fase due.

Fatto per il quale l’Amministrazione Comunale ha deciso di dare priorità alle linee E1 ed F, inserendole per l’appunto nel primo pacchetto di opere del PUMS (Piano Urbano Mobilità Sostenibile).

Oggi le risorse stanziate dal Ministero non sono più sufficienti, quindi si procederà con un sistema di priorità per il completamento dell’opera – ha dichiarato Maurizio Carta -. Alcune tratte non hanno bisogno di valutazione impatto ambientale, mentre ad esempio la linea D lo necessita. Rispetto alle previsioni iniziali, siamo in ritardo. Non siamo i soli in Italia. Confidiamo nell’opportunità di chiedere ed ottenere una proroga dei termini per affidare il progetto. Questo ci consentirà alcuni cambi di priorità già discussi con la commissione Urbanistica”. Fra questi rientra la sopracitata linea D, la quale prevede appunto un nuovo ponte da posizionare sul fiume Oreto fra il cimitero di Sant’Orsola e Villagrazia“.

Le nuove linee del sistema tram saranno tutte catenary-free, ovvero dotate di mezzi elettrici e completamente senza barriere. Fatto che rende meno incisivo l’impatto sul traffico veicolare inter-cittadino. Una soluzione necessario per evitare quanto successo al terminal Notarbartolo, con la formazione di una sorta di tappo sul ponte che porta all’incrocio con via Umberto Giordano. A tal proposito, l’assessore Maurizio Carta ha ribadito in aula che è ferma intenzione dell’Amministrazione procedere ad un progetto di restyling che miri ad eliminare le barriere in quel tratto, allargando così la sede stradale disponibile per i mezzi privati. “Noi confidiamo che il tram porti anche dei processi di rigenerazione urbana, sia vegetali che sullo spazio pubblico – ha evidenziato -. Questa tipologia di tram non ha l’impatto poderoso che hanno avuto le altre linee. Nella linea B è previsto un retro-lifting che riguarda via Leonardo Da Vinci“.

Complessivamente, le varianti proposte dall’atto sono quindici. La prima riguarda la linea D, ovvero quella che mira a collegare l’area di Bonagia con la stazione Centrale. Questa tranche dell’opera dovrebbe ricomprendere, così come previsto da una delle possibili varianti, un nuovo ponte per attraversare il fiume Oreto. L’infrastruttura dovrebbe essere realizzata tra la sponda del cimitero di Sant’Orsola e quella nei pressi di via Villagrazia, prevedendo la trasformazione di aree oggi destinate a verde pubblico, parcheggi, aree di insediamenti produttivi esistenti e aree agricole in sede stradale. Tale struttura, essenziale per la connessione del quartiere Bonagia al centro città, risulterebbe strategica anche per i piani di sicurezza della Protezione Civile. Tanto che, in sede di piano triennale delle opere pubbliche 22-24, fu votato un ordine del giorno (a prima firma del consigliere Franco Miceli) per introdurre tale variante nel progetto tram.

Le varianti urbanistiche al sistema tram di Palermo prevedono anche dei sacrifici, soprattutto in termini di aree parcheggio. Come quelle che dovrebbero sparire per realizzare la linea E1, ovvero l’arteria tramviaria di collegamento fra lo stadio e la stazione Francia. Ma soprattutto quelle che interessano diverse zone intaccate dai futuri lavori della linea E2, ovvero la linea che proseguirà dalla stazione Francia fino a Mondello. Secondo le proposte di modifica al vaglio degli uffici , alcune aree parcheggio dovrebbero essere convertite in sede stradale. Ciò in particolare nei tratti tra viale Francia e via Principe di Pantelleria, tra Via Maltese e via San Lorenzo, tra Viale Venere e via Castelforte, tra Viale Regina Elena e via Mondello, tra della Resurrezione e via Castro Grande e la risagomatura di parte di via Lanza di Scalea.

Fonte: Il Sicilia