«Nel 2023 ci sono stati 22 incidenti mortali a Parma con 5 ciclisti e 4 pedoni morti, pari a circa il 40%, la percentuale più alta in regione», spiega Andrea Mozzarelli presidente dell’associazione Bicinsieme APS che rappresenta a Parma la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta (FIAB). «Promuoviamo una mobilità sostenibile e sicura in un ambiente pulito mediante la condivisione della strada con corsie e piste ciclabili, zone 30, strade scolastiche, Bicibus e Pedibus, multimodalità treno-bus-bici, e il ciclo-turismo».

Gli incidenti a Parma, anche molto gravi, ultimamente sono stati molti. «Questo indica una particolare pericolosità delle strade di Parma o, meglio, che qui i veicoli a motore vanno troppo forte e sono troppi. Il 70% degli incidenti avviene in ambito urbano. La mappa degli incidenti a Parma indica che i viali interni sono quelli in cui più frequentemente avvengono incidenti e sono anche quelli in cui i veicoli a motore vanno più forte. Quindi, è su questi che bisogna porre le limitazioni di velocità a 30 km/h».

«L’unico realmente efficace, perché lo dicono i numeri nelle città in cui è stato applicato, è la riduzione della velocità a 30 km/h su tutte le strade dove ci siano attraversamenti pedonali. Una città a 30 km/ è una città più sicura. L’impatto di una persona a 30 km/h è come cadere dal primo piano di un edificio, a 50 km/h è come cadere dal terzo piano, quindi con possibilità di sopravvivenza quasi nulla. Andare a 30 km/h amplia la visuale dell’autista e permette di fermarsi in poco spazio, aumenta di pochi minuti il tempo richiesto per lo spostamento perché già ora in città la velocità media è sui 20 km/h. Si evitano così le accelerate tra un semaforo e l’altro, tra una coda e un’altra, con aumento di inquinamento».

«”Il Futuro arriva in Bici”. Questo è il nostro slogan. La bici è il mezzo di spostamento migliore per città come Parma che in bici si attraversano in 30 minuti. Non si hanno problemi di parcheggio, non si inquina, si va in ogni luogo rapidamente. Ovviamente occorrono strutture che facilitino l’uso della bicicletta, come parcheggi sicuri e rastrelliere idonee per evitare i furti. Per quanto riguarda il cicloturismo, se si usa la bici, il viaggio comincia dal portone di casa perché lo spostamento lento permette di vedere quello che in auto è impossibile vedere».

fonte: Corriere.it