E’ stato firmato il “Contratto di Città sul Clima” che il Comune di Prato presenterà alla Commissione Europea insieme al “Piano di azione per la neutralità climatica al 2030”.
Si conclude così la prima, e più delicata, fase di lavoro portata avanti dal Comune in questi mesi di concerto con tutti gli stakeholder del territorio, attivando di fatto il più grande tavolo di governance mai perseguito. Tutto questo per raggiungere l’ambizioso traguardo della neutralità climatica al 2030.
Il Contratto di Città è stato firmato da più di 40 stakeholder del territorio che provengono dai più diversi settori:economici, sociali, ambientali, culturali, del mondo della salute, della mobilità, dei rifiuti, dell’acqua, dell’energia, ecc.
L’iniziativa nasce a seguito della selezione di Prato, da parte della Commissione Europea, tra le 100 città dell’Unione che parteciperanno alla M issione UE “100 città climaticamente neutrali & smart”, la cosiddetta“Missione Città”, per la quale si erano candidate ben 377 città europee. Ognuna delle 100 città pioniere ha raccolto la sfida di diventare a impatto climatico zero entro il 2030 con l’obiettivo ultimo di sottoscrivere un “Climate City Contract”, messo a punto in esito a un processo di co-creazione, in modo da raccogliere le voci di tutti, a tutti i livelli.
Il piano stima una riduzione dell’83% al 2030 per un totale di 759.000 t CO2. Il restante 17% verrà ridotto con azioni di offsetting
Quali sono stati i settori più problematici rilevati dall’analisi preliminare e sui quali intervenire?
Al primo posto il settore dei trasporti privati e commerciali (31,9%) seguito dal settore residenziale (24,5%), da quello industriale (24,0%) da quello terziario (15,2%) e per il 3% da altri settori.
Il piano prevede di raggiungere questo traguardo mediante alcuni strategie che all’interno del Piano si traducono in azioni concrete:
- Decarbonizzare i consumi termici ed elettrici attraverso la riduzione della domanda e l’aumento dell’efficienza dei sistemi impiantistici nel settore civile e industriale;
- Elettrificare i consumi in ambito civile e nella mobilità;
- Aumentare produzione energia da fonti rinnovabili (principalmente fotovoltaico);
- Favorire il consumo di energia da fonti rinnovabili, non necessariamente prodotta localmente;
- Diffondere modelli di consumo consapevole, finalizzati alla riduzione dell’uso di materie prime e al loro riutilizzo e riciclo;
- Promuovere mobilità alternativa e a basso impatto;
- Aumentare stoccaggio/assorbimento di carbonio.