Si chiama Omnibus, il nuovo servizio di mobilità a chiamata, promosso dalla Città metropolitana di Reggio Calabria, che sarà attivato nel periodo estivo, destinato per la prima fase sperimentale alle aree territoriali della Grecanica e dell’Aspromonte tirrenico.Si tratta di un intervento inserito nell’ambito del progetto Aspromonte in città, finanziato dal Pnrr missione 5, con circa 2,5 milioni di euro, compresi i mezzi da acquistare.

Omnibus è un servizio di trasporto collettivo a ‘chiamata’ rivolto, in questa fase, ai cittadini delle aree a domanda debole, con l’obiettivo di riconnetterli con il resto dell’area metropolitana. Tra le finalità del servizio quella di sviluppare una rete di trasporto pubblico più capillare, rispondendo ai fabbisogni di mobilità delle aree meno collegate, creando anche maggiori connessioni nel tessuto sociale ed economico.

Si tratta di un’alternativa all’utilizzo dell’auto privata che punta anche a sviluppare, dove possibile, una integrazione con la rete portante del trasporto pubblico in linea: gomma e ferrovia. Il servizio sarà gestito e reso disponibile e prenotabile dai cittadini tramite piattaforme digitali e in alternativa con un apposito call center. I costi del servizio al cittadino andranno incontro a tutte le esigenze socioeconomiche dei potenziali clienti.

Così il sindaco metropolitano di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà: “E’ un impegno che fin dall’inizio, come Città metropolitana, abbiamo portato avanti che rilancia un ulteriore impegno con l’obiettivo di raggiungere la piena mobilità integrata, ragionando su come collegare i nostri Comuni verso la città. Rilanciamo così il nostro impegno affinché vi sia sempre una rete viaria e di collegamenti più efficiente e moderna, in sinergia con quella ferroviaria, con collegamenti verso i porti e gli aeroporti. Altrimenti – ha concluso – il rischio è sempre quello di un maggiore isolamento”.

Puntiamo a collegare ancora di più i nostri centri periferici al centro, con un servizio pubblico che viene offerto anche per togliere dall’isolamento i nostri territori maggiormente a rischio spopolamento. E’ un servizio innovativo – ha concluso – che subentra a quello di qualche anno fa, denominato Chiama bus, oggi guardiamo più al futuro”.

Fonte: Reggio Calabria Today