Terzo giornale.it ha intervistato l’Assessore alla mobilità del comune di Roma, Eugenio Patanè, sulle prossime iniziative che l’Amministrazione intende realizzare per la mobilità a Roma.
Assessore, cominciamo dall’emergenza pedoni. Negli ultimi mesi le cronache hanno registrato un preoccupante aumento degli incidenti anche mortali all’interno della città. In particolare, sono aumentate le morti di pedoni e ciclisti. Da cosa dipende questa emergenza e come si attrezza il Comune per affrontarla?
I numeri purtroppo sono quelli di una guerra ed è per questo che la sicurezza stradale deve essere una priorità di tutte le amministrazioni, a tutti i livelli, così come gli interventi devono essere di diverso tipo, a cominciare da quelli infrastrutturali, sui cosiddetti black points, per rendere più sicure le nostre strade. Poi dobbiamo lavorare sulla riduzione della velocità; sull’aumento dei photored e delle rilevazioni con sistema tutor ed autovelox fissi. Altro grande lavoro da fare è sull’educazione stradale, continuando con le lezioni nelle scuole e le campagne contro l’eccessiva velocità, l’uso e soprattutto l’abuso di alcolici e l’utilizzo del cellulare alla guida. È anche evidente che il numero di incidenti aumenta all’aumentare dei veicoli: la riduzione del numero delle auto in citta è quindi un’altra delle azioni prioritarie e il minimo comun denominatore da adottare in ogni nostra politica per la sicurezza stradale.
Sul versante degli incroci pericolosi, l’amministrazione comunale ha incaricato Roma Servizi per la Mobilità di progettare e realizzare gli interventi sui cosiddetti black points. È stato individuato un elenco di circa settanta intersezioni, in continuo aggiornamento, che metteremo in sicurezza. Sono dunque stati redatti i primi progetti per quattro ambiti: via Nomentana-corso Trieste-via Spallanzani-via Zara; via Cardinal Pacca-via del Casale di San Pio V; via Nomentana-via del Casale di S. Basilio-via di Casal Boccone; via Cristoforo Colombo-via del Canale della Lingua. Ora è in corso la progettazione dei successivi quattro ambiti, lungo la via Cristoforo Colombo: via Cristoforo Colombo – piazzale Venticinque Marzo 1957; via Cristoforo Colombo-via Pindaro-via Wolf Ferrari; via Cristoforo Colombo-via Federici-via Padre Semeria; via Cristoforo Colombo-piazzale dell’Agricoltura.Il primo intervento su via Nomentana-corso Trieste è stato realizzato su strada, completato nel mese di luglio 2023, e ha interessato quattro intersezioni. A gennaio 2024, saranno avviati i lavori in via Cardinal Pacca per i quali è terminato il progetto esecutivo. Poi abbiamo in programma gli interventi sui black points pedonali: a oggi sono stati inviati al Dipartimento Mobilità sostenibile e Trasporti i primi quattordici progetti definitivi per la messa in sicurezza di altrettanti attraversamenti pedonali (nei primi sette Municipi interessati), tra cui quelli di via Ugo Ojetti-via Jovine Francesco e via Nomentana-via Montasio, in III Municipio.
In vista del Giubileo, sono molti i progetti che riguardano la mobilità. In varie occasioni sia lei, sia lo stesso sindaco, avete parlato del rilancio della “cura del ferro”: tram, treni leggeri, metropolitane, ecc. A che punto sono i progetti e quali parti di Roma sono interessate?
Intanto possiamo dire che è in stato avanzato l’iter che porterà alla realizzazione di quattro nuove tranvie, a cominciare dalla cosiddetta Tva – Termini-Vaticano-Aurelio – per cui è stata proprio in questi giorni aggiudicata la gara. Sta per essere pubblicata la gara per la tranvia Togliatti ed è in stato avanzato l’iter per le altre due tranvie: Termini-Giardinetti-Tor Vergata, che trasforma l’attuale binario a scartamento ridotto delle ferrovie laziali, e la Verano-Tiburtina. Per quanto riguarda le metropolitane, apriremo per il Giubileo due nuove importanti stazioni della Metro C: Colosseo e Porta Metronia, mentre sono già stati avviati i cantieri per la fermata di Piazza Venezia. Abbiamo ottenuto un finanziamento di 2,2 miliardi per far arrivare la tratta fino a Clodio-Farnesina. Stiamo inoltre per affidare a Roma Metropolitane la progettazione del prolungamento della Linea A, da Battistini a Monte Mario, della Linea B, da Rebibbia a Casal Monastero, e il progetto della Linea D.
Un problema storico della capitale riguarda il parco mezzi a disposizione dell’Atac e l’organizzazione del servizio di bus e metro. Anche considerando le risorse del Pnrr come si pensa di investire sulla rete del trasporto urbano?
Stiamo investendo molto per rendere la flotta Atac sempre più “giovane” e sempre più green. Abbiamo un piano acquisti di oltre mille bus nei prossimi quattro anni che consentirà di offrire agli utenti un parco bus con un’età media di cinque anni, già alla fine del 2024, a fronte dei dieci anni del valore medio nell’Unione europea. Parte integrante del rinnovo del parco mezzi è costituita dall’acquisto, con 292 milioni di fondi Pnrr, anche di 411 bus elettrici di cui 109 arriveranno entro la fine del 2024. Grazie all’azzeramento delle emissioni e alla riconversione di cinque depositi nel centro città – Portonaccio, Tor Sapienza, Trastevere, Grottarossa e Tuscolana – il trasporto pubblico della capitale sarà sempre più moderno, efficiente e sostenibile.
La questione dei cantieri e dell’aumento delle zone congestionate dal traffico (come per esempio piazza Venezia) hanno creato varie polemiche. Sono state risolte le tensioni?
Siamo in una fase di trasformazione senza precedenti della città. Abbiamo voluto avviare, e per questo ringrazio il sindaco che non ha mai avuto tentennamenti, il cantiere della stazione di Piazza Venezia, un progetto fermo da tredici anni per la realizzazione di una delle stazioni di metro più complesse al mondo, ma che sarà anche una delle più belle: uno splendido museo sotterraneo, una fermata ancora più straordinaria di quelle che apriranno a porta Metronia e Colosseo fra un anno. È evidente, ed era messo in conto, che l’apertura di cantieri in zone tanto centrali e sensibili della nostra città potesse provocare proteste e malumori per i cittadini che, però, devono avere ben chiaro che soltanto grazie ai lavori possiamo rendere questa città più moderna ed efficiente. A Piazza Pia, dopo i primi giorni di disagi la situazione è migliorata notevolmente e i tempi di percorrenza delle vie limitrofe sono via via andati a migliorare, anche grazie a un lavoro di monitoraggio costante sui tempi del traffico, che stiamo facendo ora anche su Piazza Venezia. Anche qui possiamo dire senza tema di smentita che la situazione del traffico è in progressivo miglioramento.
Alle questioni del trasporto pubblico sono legate quelle relative al trasporto privato. Avete deciso di rinviare alla fine del 2024 le nuove norme sulle Ztl. Ci può spiegare i particolari e che cosa si devono aspettare i cittadini? Sono previste anche forme di incentivo per la sostituzione delle automobili e dei mezzi privati? In che cosa consisterà allargare l’area Ztl anche ai quartieri periferici, dove sono stati organizzati comitati per il no alla Ztl?
È stato perfezionato un accordo con la Regione che ha validità per una sola annualità, la 2023-2024, che ci consentirà di poter ulteriormente monitorare i dati sulla qualità dell’aria e poi di riformulare una nuova proposta dal 2025 in poi, insieme alla Regione. La rimodulazione permetterà agli euro 4 diesel e agli euro 3 benzina di poter continuare a circolare nella fascia verde; consente inoltre l’ingresso di Gpl, monofuel e bifuel, e permette agli altri veicoli di avere un carnet di sessanta giornate libere di accesso o, in alternativa, di installare il dispositivo Move-in, per percorrere un numero limitato di chilometri all’interno della fascia verde. L’attivazione dei varchi avverrà tra alcuni mesi. Restano in vigore i divieti già esistenti: per le auto a benzina fino a euro 2 e per le diesel fino a euro 3, per moto e motorini fino a euro 1. Per quanto riguarda gli incentivi, sono di competenza della Regione e, soprattutto, del governo.
Che cosa ci può dire sulle forme di mobilità sostenibile? Si realizzerà il progetto ambizioso del Grab (Grande raccordo anulare biciclette)? E quali misure sono previste per la circolazione di bici e monopattini?
Una delle priorità della nostra amministrazione è quella di dare impulso alle forme di mobilità sostenibile. Dobbiamo innanzitutto ridefinire lo spazio fisico esistente su strada, togliendolo alle autovetture per darlo alla pedonalità, al trasporto pubblico, alla mobilità attiva e alle biciclette realizzando centocinquanta nuovi chilometri di piste ciclabili, manutenendo e migliorando quelle esistenti. Per quanto riguarda il Grab, ne realizzeremo il 20% entro il 2024 per poi concluderlo entro il 2026. La settimana scorsa abbiamo approvato in giunta una delibera che approva i Pfte (Progetti di fattibilità tecnico-economica) per la realizzazione di quindici nuove piste ciclabili, che vedranno l’avvio dei lavori entro il primo trimestre 2024, e dovranno essere concluse entro il 2026: viale dell’Oceano Pacifico-viale Tupini; via Laurentina-Tre Fontane; via Cristoforo Colombo-ponte Spizzichino; via La Spezia-via L’Aquila; piazzale Ostiense-Porta Metronia; stazione Vitinia-Campus Biomedico; parco delle Sabine-incrocio via Bufalotta-via Fucini; piazza Cina-Eur; tunnel Santa Bibiana-via Nomentana; stazione Villa Bonelli-dorsale Tevere Sud; via Monti di Pietralata-stazione Tiburtina; piazza Pio XI-circonvallazione Gianicolense; stazione Eur Laurentina-via Stefano Gradi; viale Palmiro Togliatti-Via Torre Spaccata; viale della Villa di Plinio-lungomare di Ostia.
Per quanto riguarda i monopattini, abbiamo dapprima approvato il nuovo regolamento e poi dato vita a un nuovo bando che ha cambiato radicalmente la situazione senza regole che si era venuta a creare in città: le nuove norme favoriscono il servizio su tutto il territorio cittadino, quindi non più soltanto in centro ma anche in tutte le zone periferiche, e limitano gli abusi, nell’utilizzo, nella velocità e nelle possibilità di parcheggio. Nello stesso tempo, la nuova disciplina ci ha consentito di dare a questi mezzi una vera e propria funzione trasportistica, che deve essere quella dell’ultimo miglio, estendendo il servizio in maniera capillare su tutti i Municipi. Queste le principali novità: nella Ztl Tridente ci sono al massimo novanta monopattini, trenta per ogni operatore; nella Ztl centro storico novecento veicoli, trecento a operatore (esclusa Ztl tridente); nella Ztl Trastevere settanta monopattini a operatore. Il servizio è stato inoltre esteso anche nelle zone periferiche con stalli in prossimità dei nodi di scambio con il trasporto pubblico. La sosta è consentita soltanto negli stalli autorizzati e in uso alle società affidatarie del servizio. Sul versante tariffario, gli abbonati metrebus hanno diritto a un prezzo di noleggio scontato.
Regolamentato anche il servizio delle ebike, affidato a due soli operatori: a tutela del decoro urbano del centro storico, nella Ztl Tridente potranno esserci al massimo sessanta veicoli, trenta per ogni operatore. Un numero che può salire a seicento nella Ztl Centro storico. Nella Ztl Trastevere, invece, ne sono consentiti settanta per ogni operatore per un totale di centoquaranta biciclette. Nel territorio del I Municipio, invece, con esclusione delle zone sopra indicate, il numero massimo di biciclette autorizzate per operatore è pari a seicento.
Ci sono stati giornali (“Il Messaggero”, per esempio) che hanno cavalcato vere e proprie campagne contro il Comune a proposito di progetti specifici per le aree della città. Che cosa mi può dire del progetto per i Fori? Torneranno a circolare le auto?
Io spero e credo di no. L’area archeologica centrale è l’area più bella del mondo ed è stata vilipesa nel corso dei secoli da visioni che ne hanno trasformato l’identità e la natura. Dobbiamo avere il coraggio, tutti insieme, di riconnettere il tessuto della città antica, facendo riemergere le piazze Monumentali di Traiano, Cesare, Augusto e Nerva. Questa visione del Parco archeologico centrale direi che non è compatibile con l’utilizzo delle autovetture.