Novecentomila consegne al giorno effettuate da 25 mila veicoli, quasi tutti diesel, la maggior parte Euro 6. Lo sciame dei corrieri blocca Roma: «Lo sviluppo capillare dell’e-commerce door-to-door accentuato dagli effetti della pandemia, ha prodotto una parcellizzazione delle consegne, a discapito di una razionalizzazione e condivisione delle consegne stesse», è scritto nel report di Roma Agenzia per la mobilità che suona come un allarme rosso.

Perché è la cronaca quotidiana a offrire il racconto di una città ferma, perennemente in coda, molto spesso a causa dei corrieri dell’e-commerce — da Amazon a Bartolini, da Ups a Gls, fino ai furgoni no logo dei «padroncini» — che, in carenza di punti di scarico e carico merci, non hanno alternativa se non accostare il van in doppia fila, talvolta in mezzo all’incrocio o proprio sulle strisce, accendere le quattro frecce ed effettuare la consegna, sempre con un occhio all’orologio e puntando sulla clemenza dei vigili urbani. Se a questo, poi, si aggiunge il fatto che Roma — tra lavori per il Giubileo e investimenti legati al Pnrr — è tutta un cantiere, che molte strade sono ristrette a causa di lavori per il rifacimento dell’asfalto del manto o dei marciapiedi, e che, per questo, molte linee del trasporto pubblico sono state deviate, ecco il quadro del caos che rende quasi impossibile la vita dei romani.

I numeri delle stime effettuate dalla Mobilità del Campidoglio, poi, sono spaventosi: il dipartimento, infatti, calcola che, dopo il boom dell’e-commerce legato all’era Covid, a Roma ci si è attestati a «300 consegne al giorno ogni mille abitanti». Significa che i volumi di traffico dei corrieri arrivano a toccare circa 900 mila consegne quotidiane. Ad effettuarle 25 mila veicoli, un esercito di furgoni, van, auto e cargo che ogni giorno marcia sulla Capitale. Bloccandola.

E infatti tutto si traduce in un enorme blob di lamiere che, soprattutto in orario di lavoro, invade strade e piazze rallentando i flussi del traffico. Al momento vige la disciplina della Ztl merci, un anello che comprende centro storico e una porzione di Celio, ma il Campidoglio, con il Piano merci approvato in giunta, sta studiando soluzioni cucite su trasporti che seguono ormai le regole di un nuovo mercato, quello online. Però, in attesa di contromisure, è soprattutto nelle vie del Centro, più anguste e quindi sensibili alla densità di auto in circolazione, che esplode il fenomeno.

Fonte: Corriere.it