Il sito odisseaquotidiana,com Ha chiesto a ChatGPT di rispondere alle obiezioni degli accademici dell’Università di Tor Vergata. L’Intelligenza Artificiale le ha facilmente smontate in un minuto di elaborazione: ecco cosa ci ha detto.

  1. Attraversamento a raso su viale della Sorbona. La tranvia non impedisce il deflusso veicolare. Gli attraversamenti tranviari a raso sono una pratica comune in molte città europee e italiane, e sono progettati per essere integrati con semafori intelligenti che regolano i flussi di traffico. Inoltre, l’alternativa al tram sarebbe il mantenimento di un traffico privato intensivo, che genera maggiori congestioni e inquinamento.
  2. Restringimento della piattaforma stradale su via Columbia. Il restringimento della carreggiata è compensato dalla maggiore capacità di trasporto del tram rispetto ai mezzi privati o ai bus. Un tram può trasportare centinaia di passeggeri per corsa, riducendo il numero complessivo di veicoli in circolazione. Inoltre, il restringimento non è incompatibile con il traffico locale se adeguatamente regolamentato.
  3. Sistemazione dell’intersezione tra via Columbia e via Cambridge. Il progetto può essere rivisto per garantire le attuali manovre di svolta, senza compromettere l’accessibilità. È prassi in infrastrutture simili prevedere modifiche locali, come rotatorie o nuovi ingressi, per minimizzare l’impatto.
  4. Passaggio su via Cambridge in sede promiscua. La sede promiscua non è di per sé un problema: è già utilizzata in molte città senza compromettere la sicurezza. Per ridurre al minimo le interferenze, si possono implementare segnaletiche e dispositivi di sicurezza adeguati, migliorando al contempo la qualità della viabilità complessiva.
  5. Interferenze con edifici esistenti o in costruzione. Le interferenze possono essere minimizzate attraverso adattamenti progettuali. Si sottolinea, tuttavia, che lo sviluppo urbanistico deve essere pianificato in modo armonico con il trasporto pubblico, e non il contrario. Una mobilità efficiente è un valore aggiunto anche per i nuovi edifici.
  6. Emissioni acustiche e vibrazioni. I tram moderni sono progettati per operare con emissioni sonore e vibrazioni ridotte. Tecnologie avanzate, come binari fonoassorbenti e ammortizzatori, garantiscono un impatto minimo. Inoltre, gli autobus e le automobili attualmente in circolazione generano un impatto sonoro maggiore.
  7. Interferenze con il nuovo Polo Didattico. Anche in questo caso, eventuali modifiche progettuali possono essere implementate per garantire la coesistenza del tram e del nuovo polo. La presenza di una tranvia rappresenta un’opportunità di mobilità sostenibile per gli studenti e il personale.
  8. Attraversamento semaforizzato e rotatoria. La presenza di un semaforo non è incompatibile con una rotatoria esistente. Le normative vigenti prevedono strumenti per l’integrazione dei due sistemi, come semafori intelligenti che ottimizzano i flussi.
  9. Distanza della fermata “Policlinico di Tor Vergata”. La fermata è stata posizionata in un punto che consente di servire sia il policlinico sia altre aree dell’università, ottimizzando l’accesso per più utenti. Si può comunque prevedere un servizio di micromobilità (percorsi pedonali coperti) per ridurre il disagio.

In conclusione, le obiezioni sollevate dall’Università di Tor Vergata appaiono in gran parte superabili con modifiche progettuali e soluzioni tecniche consolidate, che persino l’Intelligenza Artificiale conosce. Il progetto del tram Termini-Tor Vergata rappresenta un’occasione unica per migliorare la mobilità sostenibile a Roma, riducendo traffico, inquinamento e tempi di viaggio. In un’area caratterizzata da una forte vocazione universitaria e ospedaliera, una tranvia è un’infrastruttura strategica per garantire accessibilità, qualità della vita e sviluppo sostenibile…