L’ultimo report di Roma servizi per la mobilità rende chiara la situazione della Città Eterna, eternamente bloccata nel traffico, ci sono ben 645 automobili ogni mille abitanti. Troppe. Così tante che, rapportando la consistenza del parco mezzi alla popolazione, ovvero facendo riferimento al tasso di motorizzazione, emerge che Roma si posiziona al primo posto tra gli otto grandi comuni d’Italia per numero di autovetture.
Se alle macchine si sommano i motocicli e si prende in considerazione solo la popolazione attiva — quindi escludendo i bambini di età inferiore ai 14 anni e i più anziani over 85 — il tasso di motorizzazione a Roma raggiunge i 930 veicoli ogni mille abitanti. In pratica quasi ciascun residente ha un veicolo a disposizione.
Il report dice anche che il trend è in crescita. Lo studio, elaborato alla fine del 2024, dice anche il tasso di motorizzazione è aumentato del 2,3% per le macchine e anche per i motocicli, «dopo una decrescita costante fino al 2018», si registra ormai una « decisa ripresa » con lo 0,5% in più.
Tra l’ 11 e il 12 settembre, quando la maggior parte delle scuole ha riaperto, il traffico è aumentato del 137% rispetto ad agosto. Il dato è stato misurato tenendo conto degli accessi nelle Ztl. Nel dettaglio, mercoledì 11 settembre, giorno della ripresa per molti istituti, è cresciuto dell’11% rispetto ai primi giorni dello stesso mese.
Il risultato? Un disastro. Due ore per arrivare da un capo all’altro della città. Da San Pietro alla tangenziale, per poi spingersi lungo le direttrici che puntano verso le periferie, tutti in fila. Complici, ovviamente, il maltempo e i cantieri che costringono a deviazioni e riduzioni di carreggiata.
Veniamo ora alle conseguenze. La prima è il traffico: secondo il rapporto “ Inrix 2023 Global Traffic Scorecard” si perdono nel traffico 69 ore all’anno in coda. Un numero, questo, che proietta la Capitale tra le peggiori in Europa. E poi ci sono gli incidenti.
Secondo il report, «la Capitale registra 13.182 incidenti con morti e feriti, 150 morti e 16.619 feriti. Rapportando i morti e i feriti alla popolazione, Roma si colloca al secondo posto, dietro Bologna, per quel che riguarda i tassi di mortalità (con circa 5,5 morti perogni 100 mila abitanti) e al quinto posto per i feriti ( 605 feriti per ogni 100 mila abitanti)».
Rispetto all’anno precedente, spiega Anna Donati, presidente e amministratrice delegata di Rsm, aumentano sia «la mortalità, +24%, che i ferimenti complessivi, (+ 20,5%) » e « cresce del 3,4% l’indice di gravità» degli incidenti. Se poi la lettura dei dati si sofferma « sul segmento di utenza fragile rappresentato dai pedoni, allora l’aumento di morti (+ 37,5%), di feriti (+ 19,9%) e del complessivo costo sociale per incidentalità (+ 20%) diventa un dato ancora ancora più sofferto, che ci ricorda dove il nostro impegno e la nostra attenzione debbano focalizzarsi da subito e nei prossimi anni».
L’ultimo effetto del gran traffico è quello ambientale. Aumentano anche le giornate di superamento dei valori limite del Pm10: nel 2022 sono state 137, contro le 108 del 2021. L’obiettivo del Campidoglio è però quello di abbattere questi numeri il prima possibile.
Fonte: Repubblica