Una commissione ad hoc per capire come mai una pensilina per gli autobus andrà a costare quasi 100 mila euro. È quanto emerso durante l’ultima seduta della commissione Giubileo, con l’audizione dell’assessore alla mobilità Eugenio Patanè. Durante l’incontro è stato fatto un monitoraggio di tutti gli interventi sulla mobilità finanziati e, più in generale, un punto sulla situazione della mobilità romana. Sono emerse luci ed ombre, con tanti progetti che in futuro dovrebbero migliorare la vita dei romani. A colpire, però, è stata la questione delle pensiline e dei tempi per realizzarle.

Pensiline hi tech

Il “Piano fermate Atac” fa parte della prima tranche di interventi, un pacchetto di 87 opere che ne conta 23 dedicati ad accessibilità e mobilità. Oltre a fornire informazioni sulla mobilità e sui servizi mostrati sui display, le nuove fermate hi-tech offriranno punti ricarica per gli smartphone e connessione wi-fi. Alimentate da pannelli fotovoltaici, avranno illuminazione notturna, autonomia energetica di 3-4 giorni e persino telecamere connesse, anche in 5G, per le analisi delle condizioni di trasporto ed eventuali ambiti di sicurezza.

I costi

I conti sono presto fatti. L’investimento è di circa 61 milioni di euro e le pensiline previste sono circa 700. Questo significa che ogni intervento costerà circa 87 mila euro. Una cifra troppo alta secondo il presidente della commissione Giubileo Dario Nanni, tanto che ha già annunciato, in una nota stampa, di voler convocare un’audizione con Atac presente.

Pensiline hi tech, ecco perché costano tanto

A spiegare come mai una pensilina costi come un monolocale ci ha pensato l’assessore alla mobilità di Roma Capitale Eugenio Patanè: “Quando si rifà una fermata – ha detto – non si interviene solo sulla palina o la seduta. Si interviene complessivamente sul l’ambito stradale. Ci sono, in alcuni cas,i cavi elettrici da portare insieme alla fibra per internet. C’è anche la sistemazione dei marciapiedi. Una fermata normale, non avanzata, costa in media 10 mila euro. Nel caso in cui ci siano fermate hi tech il costo arriva sui 20-25 mila euro”.

I 61 milioni, quindi, servono per la realizzazione materiale delle opere e per la sostituzione delle stesse. Infatti, ha spiegato ancora Patanè, le pensiline tradizionali che verranno rimosse per fare posto a quelle tecnologiche, laddove possibile, verranno poi riutilizzate, magari in zone della città che ne sono sprovviste. A questo si aggiungono “gli oneri della concessione pubblicitaria per i 9 anni, che sono i costi dell’operatore economico. I costi rientrano perfettamente all’interno del quadro dell’operazione. Se si vorranno veder i costi dei singoli progetti siamo a disposizione” ha concluso Patanè.

I tempi che preoccupano

La gara è stata già pubblicata e le domande si potranno presentare fino a fine ottobre 2023. L’aggiudicazione dei lavori, auspica Patanè, dovrebbe avvenire entro la fine dell’anno e poi, ovviamente, realizzare i singoli progetti. Ci sono però dei problemi ed è lo stesso Patanè a sollevarli: “Una criticità riguarda la procedura per approvare i singoli progetti. Su queste 700 fermate vanno approvati singolarmente i progetti, con conferenze dei servizi ad hoc, che coinvolgeranno attori diversi. Farlo per 700 progetti diventa complicato. Questa non è una normale gara ed ogni progetto ha procedure diverse”.

Fonte: Roma Today