I dati di TomTom piazzano la Capitale al 12esimo posto tra le città più trafficate del mondo: la velocità media nelle ore di punta non supera i 19 chilometri orari. E negli ingorghi si spendono 164 euro di benzina per stare fermi
Bogotà, capitale della Colombia, è considerata la città con più traffico al mondo. Non va meglio a Nuova Delhi, in India, la seconda città più inquinata al mondo e dove lo smog a volte forma una foschia tossica che riduce la visibilità.
Quando si parla però di tempo perso alla guida Roma va peggio. Nell’ultima classifica stilata da Tom Tom Traffic, relativa al 2023, l’Urbe è infatti al 12° posto tra i centri in cui è più difficile spostarsi ed è stato calcolato che in mezzo al traffico si passano 107 ore di tempo l’anno a fronte delle 81 della capitaledell’India.
Per consolarsi c’è il particolare che Milano va peggio, classificandosi al quarto posto tra le città dove guidare è un incubo, ma è una magra consolazione. Nella capitale d’Italia è stato anche stimato che, per fare uno spostamento di 10 chilometri, occorrono mediamente 26 minuti e 30 secondi. Un’infinità. E negli ultimi 12 mesi le cose sono andate peggiorando, essendo aumentato di 40 secondi il tempo di percorrenza.
Con una velocità media, nell’ora di punta, di 19 chilometri orari.
Vanno meglio dell’urbe anche New York, Buenos Aires e Il Cairo. In Egitto, infatti, per spostarsi di dieci chilometri sono sufficienti 20 minuti e 20 secondi e in un anno non si perdono più di 72 ore in mezzo al traffico.
Sempre Tom Tom ha calcolato che, lo scorso anno, a causa degli ingorghi chi guida a Roma ha speso 164 euro in più di carburante. E il traffico, come è noto, incide sulla qualità dell’aria, con 200 chili di CO2 in più ogni anno.
Un aiuto arriva dallo smart working. È stato stimato che, con un solo giorno di lavoro da casa a settimana, ogni pendolare può mediamente risparmiare 50 ore l’anno di tempo, che altrimenti perderebbe incolonnato sulle strade romane, e 157 euro. Con tre giorni poi si guadagnano 153 ore di tempo e 472 euro.
Ovviamente ad avere maggiori difficoltà sono gli automobilisti costretti a guidare nelle ore dipunta. Al mattino, sempre per percorrere 10 chilometri, si perdono 14 minuti di tempo in più e lo stesso alla sera. Con la conseguenza che nel 2023, rispetto all’anno precedente, sono stati persi in totale 10 ore e 53 minuti in più.
Senza contare i danni alla salute. L’università Lumsa, sulla base degli open data forniti dall’Arpa Lazio, ha analizzato i livelli di PM10 a Roma dal primo gennaio 2019 al 31 dicembre 2023, rilevati da 14 centraline. È emerso che il valore limite giornaliero di 50 milligrammi per metro cubo è stato superato 31 volte in zona Tiburtina (non deve essere superato più di 35 volte in un anno), 12 volte a Cinecittà e Preneste e 11 volte a Fermi. Meglio nel 2023 che in precedenza, ma non ancora bene.
fonte: Repubblica Roma