Settanta gli incroci stradali ad alta pericolosità, i cosiddetti Black Points, ma l’elenco è in continuo aggiornamento in una città che, insieme alla provincia, in questi primi mesi dell’anno ha già pianto 45 morti.

Roma servizi per la mobilità, su incarico del Comune, sta progettando e realizzando interventi sulle intersezioni più a rischio per ridurre il pericolo attraverso il rifacimento della segnaletica orizzontale, verticale, luminosa; il controllo e la riduzione della velocità; la riorganizzazione dell’incrocio, anche con cigli, cordoli e spartitraffico, con l’ottimizzazione degli spazi di sosta; l’impiego sui specifiche soluzioni tecnologiche per il rispetto dei limiti di velocità e il controllo del passaggio con il rosso.

Tra gli incroci più pericolosi ci sono quelli sulla via Cristoforo Colombo. Quattro in particolare: intersezione con piazzale Venticinque marzo 1957, con via Pindaro Via Ermanno Wolf Ferrari, con via Cesare Federici – Via Padre Semeria e con piazzale dell’Agricoltura. Le conferenze dei servizi sono terminate da poco ed entro l’estate saranno avviati i lavori. Il piano è stato illustrato durante la commissione capitolina Mobilità presieduta dal consigliere dem Giovanni Zannola. Dopo la conclusione del cantiere dedicato al black point « Nomentana- Zara- Trieste – viene spiegato – c’è stata decisione di utilizzare i fondi giubilari per 4 milioni di euro. A seguito di questa decisione gli uffici capitolini hanno comunicato che è in esecuzione il cantiere di via Cardinal Pacca ( Aurelia), e che sono state concluse le conferenze dei servizi dei successivi sei black point».

Quanto ai lavori alle varie intersezioni di viale Cristoforo Colombo che, a partire dal centro, riguardano via padre Semeria, Oceani, Agricoltura, canale della Lingua, è in fase di approvazione la delibera di Giunta, a seguito della quale i progettisti faranno gli adeguamenti alle prescrizioni delle conferenze dei servizi così da rendere esecutivi i lavori.
Per l’intervento su via Nomentana, Casale di San Basilio, via Fabbri, gli uffici capitolini hanno descritto un lavoro « molto intenso, che avrà un impatto enorme sulla circolazione stradale, riportandola a una grande rotatoria».

Mentre per quanto riguarda i black points pedonali, gli uffici capitolini hanno individuato trenti punti, due per ogni municipio, più a rischio perché causa di incidenti che coinvolgono chi cammina. I dati sono in aumento: il 27% dei decessi oggi riguarda utenti deboli della strada, pedoni e ciclisti ed è per questo il programma prevede anche un puntuale monitoraggio dell’efficacia degli interventi messi in campo per gli attraversamenti più a rischio.

Per la rimodulazione e messa in sicurezza degli spazi, dei percorsi e degli attraversamenti pedonali, ma anche per la regolazione dei semafori, e la nuova segnaletica orizzontale, verticale e luminosa si utilizzeranno i fondi stanziati dal ministero dei Trasporti. Si tratta di 4 milioni e 270 mila euro destinati alla sicurezza dei pedoni.

Fonte: Repubblica Roma